Insomma, questa è l’America.
Per molti rappresenta ancora la terra promessa, la meta agognata da chi sogna una vita migliore.
Ma è davvero migliore la vita degli americani? Tanto affannarsi per pagare tasse, assicurazioni, servizi vari e molto poco in cambio.
Tanto per rimanere in tema economico, parliamo di soldi. Ciò che più mi ha stupito, è la monetina da 25 centesimi, il quarter, come lo chiamano loro. Il dollaro è cartaceo, a differenza di quanto avviene per molte monete internazionali, e il 2 dollari non esiste, così come non c’è la moneta da 50 centesimi.
Capitolo cibo. Ero abituata a disprezzare il Mc Donald’s ma ho dovuto ricredermi. Il cibo negli Stati Uniti è talmente ricco di salse, di grassi e calorie che gli alimenti venduti nella grande catena internazionale sono quasi di qualità se paragonati a quelli offerti in altri posti. Morale della favola: puoi anche mangiare quasi niente e camminare tanto, tornerai a casa comunque con qualche chilo in più.
Espressioni come libertà, uguaglianza, accoglienza sono dappertutto ma, sinceramente, non ho gradito molto l’accoglienza che mi è stata riservata, né il modo in cui sono stata salutata alla partenza. All’arrivo negli Stati Uniti bisogna non solo compilare l’immigration card, ma anche sottoporsi al rito della foto segnaletica e del rilievo delle impronte digitali, trattamento generalmente riservato ai delinquenti. Prima di lasciare il paese, invece, si viene scannerizzati ai raggi X e attentamente esaminati dalla polizia. Evviva l’accoglienza, la liberà e l’uguaglianza!
America, terra delle opportunità e delle contraddizioni. Terra ricca di lati positivi ma sicuramente anche di tanti lati negativi. Sulla mia personalissima bilancia delle prime impressioni, i contro sono sicuramente più pesanti dei pro. Può darsi che mi sbagli, o che invece abbia ragione ma per me, questa è l’America.
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