American Avant-Garde a Roma

Creato il 16 aprile 2012 da Witzbalinka

L’arte viene da sempre influenzata dalla politica e dall’economia. Non c’è quindi da stupirsi se oggi giorno molte collezioni di arte contemporanea di vari musei si concentrino su paesi dell’est europeo, sull’America Latina o cerchino di avvicinarsi alla cultura islamica da diverse prospettive. Discorsi sul femminismo e sul postcolonialismo cercano di avvicinarsi a quei paesi e a quelle regioni che solo poco tempo fa passavano in secondo piano o quasi non venivano considerati, per cercare di conoscere i processi artistici che si stanno sviluppando nel mondo in parallelo allo status quo artistico europeo e statunitense. L’interesse è puramente economico. Oppure parliamo di paesi emergenti come la Cina, o di tutti quei paesi che dopo la caduta del Muro di Berlino sono tornati d essere gli antichi focolai di resistenza ideologica come l’Ungheria, la Russia, la Polonia, la Repubblica Ceca e la Slovenia. 

L’esposizione in mostra a Palazzo delle Esposizioni presenta al pubblico il posizionamento delle arti negli Stati Uniti durante un importante periodo della storia di questo paese, vale a dire a cavallo tra la Seconda Guerra Mondiale, la Guerra Fredda e il periodo reganiano di ritorno del conservatorismo repubblicano durante gli anni ’80. Lo sviluppo economico post guerra, l’agitazione sociale dei rivoluzionari anni ’60 e il boom del modello neoliberale nel mondo si riflettono nelle opere della collezione Guggenheim sugli Stati Uniti. Un’ottimo modo per capire da vicino l’interrelazione tra arte e politica. 

Questa esposizione gode dell’appoggio della città di New York come indispensabile centro di arte moderna contemporanea. Il dopo guerra e la prosperità del paese, gli anni ’60 e ’70 e le rivolte sociali, hanno contribuito alla nascita di nuove correnti, tra cui quella dell’espressionismo astratto, l’arte concettuale e minimal, la pop art e il fotorealismo, nuove forme di performance, installazioni, architettura, video art, ecc. Nonostante tutte queste correnti avessero il proprio modo di esprimersi, tutte avevano in comune la problematica dei modi di produzione e il dibattito sull’importanza dell’arte.  

L’esposizione sottolinea l’importanza di Solomon R. Guggenheim e dell’arduo lavoro che ha realizzato per mandare avanti il mondo dell’arte. Le opere esposte al Palazzo delle Esposizioni provengono principalmente dalla collezione del Guggenheim di New York, alcune da quello di Bilbao e alcune dal quello di Venezia; dipinti, sculture, fotografie e installazioni vi aspettano a Palazzo delle Esposizioni di Roma fino al 7 maggio. Per maggiori informazioni visitate la pagina web http://www.palazzoesposizioni.it/

Alexa Ray

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