American Crime, debutta negli USA la nuova serie tv con Felicity Huffman

Creato il 10 marzo 2015 da Oggialcinemanet @oggialcinema

il Giudizio di Carlo Lanna

Summary:

La ABC concepisce una tra le produzioni più intense della stagione seriale

Giovedì scorso ha debuttato sulle frequenze della ABC, la serie che segna un nuovo inizio per il network più patinato della tv. American Crime già presentato ed osannato durante il Roma Fiction Fest dello scorso ottobre, arriva in tv portando con sé un carico di aspettative sconfinato. In una stagione esaltante ma non troppo, la ABC decide di sviluppare uno show eclittico, intriso di sentimenti e forti emozioni. American Crime come Secrets and Lies è una serie antologica, nel senso che ogni stagione avrà una storia e cast diverso, un espediente questo che permette agli sceneggiatoti di mantenere alto l’interesse e concepire ogni volta una trama fresca ed invitante. American Crime per ora non ha colpito il pubblico come si sperava, però rappresenta il punto massima di espressione per la serialità in una tv generalista.

Felicity Huffaman dopo il grande successo in Desperate Housewives, è una delle protagoniste dello show, in un ruolo che fa brillare nuovamente le sue grande doti di attrice. Ambientato in un piccolo centro della California, American Crime illustra le reazioni della piccola comunità dopo che un ragazzo benestante è stato ucciso. Durante le indagini emerge un substrato fatto di droga, spaccio e micro-criminalità. Mentre la polizia indaga sull’accaduto, la famiglia Hanlon, affronta come meglio può il grave lutto, anche se si trovano di fronte ad un’agghiacciante verità. Tante sono le storie che convergono attorno al plot principale che, inevitabilmente, pennellano un affresco socio/culturale disarmante, crudo e violento.

American Crime quindi è una serie che seppur rispetta tutti i classici dettami della ABC, fa il salto di qualità e si avvicina ad un qualcosa di elitario e diverso dal solito. Non c’è quell’asfissiante alone da soap-opera in questa nuova serie tv, ma si sente un odore diverso, più accattivante, intenso e deciso: quella voglia di voler fare a tutti i costi la differenza. American Crime infatti non ha nulla da invidiare a True Detective o The Killing, perché al suo interno ha un microcosmo così tracotante di significato che i due capisaldi della HBO e della AMC impallidiscono quasi al confronto. In American Crime il mistero si fa da parte, altri non è che  il motore della narrazione per inscenare  il dolore di una famiglia già in crisi di valori, il pressapochismo di una società allo sbaraglio, incurante di fronte alle diversità (razziali e non), alla crisi dilagante del mercato del lavoro e soprattutto di fronte al decadimento morale di un piccolo centro ormai lasciato in completa  balia di se stesso.

Ed i personaggi tutti, non solo una raggiante Felicity Huffman, si fanno portavoce di questo terribile disagio tant’è che le loro storie rappresentano un gridio d’aiuto, un ultimo barlume di speranza nei riguardi di una società incurante di fronte ai cambiamenti culturali. Tanti sono i temi di interesse comune che traspaiono all’ombra di American Crime, una serie che per la tv generalista rappresenta una ventata di aria fresca. In un panorama di prodotti belli ma troppo convenzionali, questa nuova produzione rappresenta quella voglia di sperimentare e di emozionare in maniera intelligente senza falsi moralismi. American Crime è una serie forte, decisa, senza fronzoli che con pochi mezzi vuole colpire il cuore della moderna società che sembra volgere lo sguardo da un’altra parte ogni volta che accade qualcosa al di fuori delle sue competenze. Gli ascolti sono il reale problema dello show; modesto è stato il debutto di American Crime e, per cominciare a fare qualche previsione in più sulla serie, bisogna aspettare qualche settimana. Sicuramente possiamo affermare che è la serie più bella ed anti-convenzionale che la ABC ha concepito per la tv.

Di Carlo Lanna per Oggialcinema.net

American Crime, debutta negli USA la nuova serie tv con Felicity Huffman ultima modifica: 2015-03-10T14:21:18+00:00 da Carlo Lanna

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