Ancora novità per Neil Gaiman e il suo romanzo più famoso American Gods! L'annuncio della serie TV ad opera della casa produttrice HBO, e che vede Gaiman collaboratore attivo in quanto sceneggiatore e produttore esecutivo, non ha esaurito il genio dello scrittore britannico
Innanzitutto, forse anche a traino della serie tv che verrà, ricordiamo, nel 2013, è stata da poco rilasciata negli States una nuova versione del romanzo: tenth anniversary edition, ovvero un'edizione speciale in occasione del decimo anniversario della pubblicazione del romanzo, con testo "aggiornato e integrale", rivisto dallo scrittore stesso.
La notizia più succosa è contenuta in un'intervista pubblicata sulla rivista on-line io9: parlando dei retroscena del romanzo, della componente mitologica, della topologia americana, della nuova edizione integrale, Gaiman ha ammesso la possibilità di un seguito di American Gods! "Credo sia arrivato il momento di pensare a continuare la storia", ha affermato Gaiman. Anche perché in dieci anni è successo di tutto e di più: tantissime novità, positive e negative, che adesso avrebbe voluto inserire nel suo romanzo, dalla tragedia dell'11 Settembre ai rapidissimi sviluppi del mondo di Internet. Tutti spunti interessanti che certamente trovano posto nel nuovo romanzo! Gaiman si è detto certo di ambientarlo nel nostro mondo del 2011, sebbene gli eventi siano di poco successivi al romanzo precedente, di quattro o cinque anni al massimo. Anche sul fronte mitologico potrebbero esserci delle novità: se in American Gods le divinità greche e romane non avevano trovato posto, perché fuori luogo nel contesto americano e perché troppo abusate, Gaiman ha ammesso che il recente ritrovamento di antichissime monete romane in suolo americano potrebbe certamente aprire nuovi scenari...
Nessuna novità, invece, sull'annunciata serie tv: limitandosi a confermare che la prima stagione sarà basata sull'intero romanzo, lo scrittore si è trincerato nel silenzio, rimandando qualunque nuova affermazione solo quando il cast sarà formato e il pilot scritto.
Articolo di Tancredi