Titolo originale: American history xTitolo italiano: /Genere: drammatico Anno: 1998Paese: USA Regista: Tony KayeSceneggiatura : David McKennaCast: Edward Norton, Edward Furlong, Beverly D'Angelo, Ethan Suplee, Elliott Gould, Stacy KeachColonna sonora: Anne DudleyDistribuzione: Medusa VideoLocandina:
Trama: Derek Vinyard viene scarcerato dopo aver trascorso tre anni in prigione a causa dell'uccisone di un gruppo di gangster neri che volevano rubargli l'auto.Questo gesto è stato scatenato anche dall'odio che egli prova per i neri, un sentimento che lo pervade da quando suo padre è morto per spegnere un incendio in un ghetto afro-americano.All'uscita dal carcere Derek è cambiato grazie a diversi avvenimenti che lo segneranno nel profondo ma il fratello minore, Danny, è già avviato sulla strada sbagliata, quella che aveva intrapreso prima del carcere Derek. I due dovranno confrontarsi sul modo di affrontare le diversità etniche...
Voto da 1 a 10: Corpsegrinder88- 8,5
Recensione di Corpsegrinder88: devo ammettere che valutare un film che tratta un tema così delicato è veramente dura. Innanzitutto il tema dell'intolleranza è stato più e più volte affrontato, cadendo spesso e volentieri in flop clamorosi, vedi "Il momento di uccidere" (1996). Certamente vorrei essere il più imparziale possibile con questo film per quanto sia interpretato da attori che adoro, in primis Edward Furlong ma anche cercando con tutto l'impegno possibile un qualche difetto a questo film non riesco proprio a vedere un'interpretazione sbagliata, un momento non reso con le giuste immagini, con la giusta dose di sofferenza e di cattiveria. Sicuramente nella maggior parte dei film la lunga durata non aiuta a mantenere l'attenzione dello spettatore ma in questo caso essa è un punto di forza, anzi migliora di molto l'evoluzione dei personaggi , il loro cambiamento all'interno del contesto e in relazione agli altri.Se Edward Norton riveste il ruolo del nazista ricoperto di tatuaggi provocatori in modo magistrale, non da meno risulta il lavoro di Edward Furlong, un attore purtoppo prematuramente eclissato a causa di problemi di droga. Penso francamente che la violenza utilizzata senza misure sia un mezzo straordinario per rendere non solo la spietatezza del mondo ma anche il livello di odio che può essere raggiunto in conseguenza di una tragedia familiare, una situazione interiore che sconvolge la vita di un giovane ragazzo.Azzeccata è anche, secondo il mio parere, l'idea di rendere in bianco e nero le scene legate al passato che è allo stesso tempo sbiadito ma anche molto cupo, un passato che non apartiene più a nessuno, nè a buoni nè a cattivi, nè a bianchi nè a neri.Il finale poi è di un'intensità senza paragoni, uno struggimento indescrivile che lo spettatore non può fare a meno di provare per una vita costruita e distrutta nello stesso tempo, una vita che non si potrà mai recuperare perchè ormai irrimediabilmente compromessa.