Eh, no, però. Non sono d'accordo. Non mi si può privare dell'unico orrore da cui so per certo di avere scampo.
Per questo su blog non voglio parlare di Parigi. Beirut, di nessuna città piangente. Non ho soluzione, non ho via d'uscita da quello. Voglio parlare solo di orrori da cui mi stacco con facilità estrema, anche se sulle prime mi viene paura al pensiero di dover andare a fare la pipì da sola e allora parlo apposta a voce alta con mio fratello così mi calmo. La paura vera non la so gestire. Guardo le persone che amo, ci parlo, le stringo, ringrazio di averle ancora qui con me. Poi tremo di nascosto al pensiero di perderle, perché vivo in un mondo in cui ogni giorno ho un po' più paura del giorno prima.
Mi dispiace soltanto per tutto il dolore.
E allora, siccome ho paura, e siccome mi dispiace, mi concedo un po' di quella fibrillazione che ti danno i brividi finti. E allora, American Horror Story.
Anche questa settimana le cose in questione invece che iniziare a sistemarsi e a diminuire di numero sono cresciute. Di nuovo. Mi pare di non riuscire nemmeno più a capire quante cose ci sono in ballo. Proviamo a fare ordine:
- Liz Taylor: la scorsa settimana l'abbiamo vista venire al mondo, questa volta la vediamo innamorata, in modo assolutamente inaspettato. Di Tristan, sta povera scema. Ma è innamorata sul serio, perché gli ha regalato i suoi libri preferiti. Se anche voi siete feticisti della narrativa, sapete quanto arduo sia condividere. Deve amarlo davvero, sto modello belloccio che però non sia mai a chiamarlo gay. Lui è ETERO, va bene? Più lo dite forte più è vero. Insomma, si amano, ma Tristan è l'amante della Contessa, e in quanto tale verrà punito per il tradimento, dopo una scena francamente commovente in cui Liz si apre con lei, in una resa totale, ai sentimenti e alla sua dipendenza dalla Contessa. Mi si è spezzato il cuore, lo sapevo che volere così bene a O'Hare sarebbe stato nocivo. Gli voglio ancora più bene, nonostante la ben poco goduriosa visione delle sue coscette striminzite.
- Holden e Mommy: non ti voglio più bene, Chloe. Ora, io non sono madre, però comprendo che ci possano essere delle preferenze. Non lo sopporto (sono la figlia non favorita, comprendetemi), ma lo comprendo. Ma non si può neanche guardare con quello sguardo gelido la propria bambina che sta vivendo un periodo così confuso. Famiglia a pezzi, padre che sta bene ma non benissimo, fratello scomparso o forse no...sta creatura non ha nessuno a cui appoggiarsi e mi fa una tenerezza infinita.
- Contessa e soldi: non è che mi sia molto chiaro a cosa le servano effettivamente, i soldi che intende spulciare al marito che è gay però ama le donne. Qua abbiamo un problema con la sessualità delle persone o se non altro c'è un concetto di apertura mentale tale da superare persino la mia, di cui mi sono sempre fatta vanto. Nessuno che abbia un'idea chiara su cosa ama o no. Nemmeno uno che dica beatamente di essere bisessuale per esempio, no no, tutti vanno con tutti e nessuno è gay. Avanti così. Non paghi di tutto ciò, le diamo un figlio. Ignorato fino ad oggi, nella camera 33 vive una piccola creatura mostruosa dal gradevolissimo nome dal sapore molto british - Bartoholomew. Mi aspetto grandi cose da te, piccolino.
- Ramona, Donovan e Kathy Bates: Ramona inumana, talmente accecata dal dolore che potrebbe far fuori la qualunque pur di ferire la Contessa. Donovan e la sua mammina più clementi, ma non dubito che i bimbi moriranno comunque, Holden compreso immagino. Chi la tiene poi la Sevigny.