Stati Uniti, fine anni settanta. Una clamorosa operazione dell’FBI mette allo scoperto lo stato di corruzione diffusa che coinvolge membri del Congresso e del Senato.
Irving e Sydney sono una coppia affiatata, si conoscono alla festa di un amico, lei è bellissima, ma del tutto al verde, lui porta il parrucchino e ha una moglie alquanto disturbata (Jennifer Laurence).
Gli affari vanno a gonfie vele, finché non vengono incastrati dall’FBI e, al fine di vedere alleggerita la loro condanna, accetteranno di essere coinvolti in un progetto più grande di loro, ritrovandosi catapultati in una furiosa roulette russa che coinvolge politici, il sindaco della città, misteriosi benefattori arabi e gli immancabili mafiosi italo-americani a cui i registi statunitensi proprio non sanno rinunciare.
Il cast sensazionale, già collaudato da O’Russell a coppie, nei film precedenti, presenta quattro attori che si cimentano in ruoli per loro poco usuali, dimostrando un’egregia capacità di rappresentare senza bisogno di parole le più infingarde emozioni umane.
A spiccare sulle grandi performance maschili, sono proprio le due protagoniste donne, che interpretano due personaggi opposti esteticamente e caratterialmente, che con il loro fascino sensuale, in particolare la Adams, e le loro indifese debolezze, in particolare la Laurence, catturano il fiato dello spettatore e dei
La lodevolissima resa dei costumi e delle atmosfere Seventies, la colonna sonora di carattere e che non cerca di sopraffare e la maniacale attenzione ai dettagli, sono gli aspetti che, uniti alla qualità degli attori, rendono “American Hustle” un lavoro di grande interesse.
La sua non appartenenza ad un genere preciso inoltre, lo renderà gradevole per una più ampia fascia di pubblico, in quanto, con grande carisma, riesce a spaziare armonicamente dagli aspetti d’azione a quelli psicologici, toccandone tanti e tanti altri.
Written by Francesca Lettieri