Amianto-Ravenna: per il giudice Riverso poche inchieste rispetto alla situazione ambientale. Per i "Finanzieri esposti all'amianto", situazione analoga a Trieste

«L'amianto è la causa principale per le morti sul lavoro, è superiore agli infortuni. Ravenna è una delle zone con rischi maggiori per il mesotelioma eppure si contano zero processi penali». Sono le parole pronunciate dal giudice del lavoro di Ravenna, dr. Riverso, riportate in un comunicato stampa di Lorenzo Lorusso, per i "Finanzieri Esposti all'amianto". L'associazione, nell'esprimere solidarietà al magistrato, rileva come le affermazione del giudice Riverso «valgano almeno in parte anche per Trieste, laddove, a nostro modesto avviso, nonostante l’elevato numero di esposti ed alcuni decessi avvenuti, i procedimenti penali aperti ed arrivati a dibattimento ci risulta siano ancora pochi se non quasi inesistenti.» I "Finanzieri esposti all'amianto" temono «possibili prescrizioni per eventuali reati che potrebbero essere configurati a carico di alcuni datori di lavoro. La situazione triestina, come del resto è stato anche denunciato con dati alla mano nell’ambito del convegno tenutosi sabato 19, alla Stazione Marittima, non è delle più rosee. Per le Forze di Polizia non ci risulta sia stata ancora effettuata una sorveglianza sanitaria né tantomeno fatta la dovuta prevenzione. Ecco perché siamo d’accordo con la proposta del Dott. Guariniello per far sorgere una Procura nazionale, che coordini l’operato della polizia giudiziaria e dia ulteriori indicazioni ai magistrati che operano per la salvaguardia dell’ambiente.»