Amici 14 – la “finale”: trionfo (meritatissimo) di stash e “the kolors” e … maria de filippi, scongiurate le (brutte) sorprese al televoto

Creato il 08 giugno 2015 da Musicstarsblog @MusicStarStaff

[scritto da Fede]

Risultato forse scontato, tanto che qualcuno, in rete, se ne lamenta, quello di “Amici” edizione 2015, a noi invece “piace così”, Stash e i “Kolors” hanno vinto meritatamente il “talent” dopo aver dato prova, di settimana in settimana, della loro capacità non solo di riuscire a calarsi nei pezzi di cui hanno cantato le “cover”, ma di saperne dare degli arrangiamenti in grado di “rinfrescare” e “ringiovanire” gli originali, sarà pure una “boy band” di quelle fatte apposta per conquistare legioni di ragazzine strepitanti, come ha detto più di un giornalista presente in studio venerdì 05 giugno, ma non si tratta certo di sprovveduti, alle spalle hanno una bella gavetta, come ha rivelato la “voce” del gruppo, Stash, che ha raccontato alla stampa gli anni duri affrontati a Milano, dove per campare hanno fatto tutti i mestieri possibili e immaginabili, compresa la vendita di mozzarelle, esibendosi con compensi da fame nei locali anche davanti a una manciata di spettatori, tuttavia le ritiene un bagaglio di esperienze altamente formative. Comunque sia, i tre ragazzi campani sono stati in grado di mettere d’accordo sia pubblico che critica, conquistando ad un tempo il trofeo di “Amici”, decretato dal voto da casa e quello della commissione di giornalisti, fra i quali c’è molta curiosità per questo gruppo che, essendosi creato uno stile musicale proprio in cui confluiscono echi anni ’80 e ’90, in grado di attirare più generazioni e cantando in inglese, può contribuire a “sprovincializzare” la musica italiana e aprirsi nuovi sbocchi, prova ne è che una radio di Los Angeles trasmette i loro brani.

Premio di consolazione a Briga, da parte dell’emittente radiofonica “Rtl 102,5”, c’è da dire che nel corso della trasmissione è parso “rientrato nei ranghi” e ha mantenuto un contegno adeguato alle circostanze, arrivando al punto di fare “pubblica ammenda” per le insolenze di cui è stato capace, mostrando anche molta sportività nella competizione con Stash, più un confronto fra compagnoni che fra “rivali”. I brani proposti dai due nella serata conclusiva, esclusi quelli tratti dai rispettivi cd, non sono stati tutti scelte azzeccatissime con cui poter andare a “colpo sicuro”, Briga avrebbe potuto riproporre (era consentito) “Formidable” di Stromae, che aveva interpretato molto sentitamente in una delle puntate precedenti, piuttosto che “La fine” di Nesli, pieno zeppo di turpiloquio e “sfancu*ate” al mondo intero e Stash poteva rifare “Another brick in the wall” dei Pink Floyd, avrebbe causato un terremoto magnitudo8in studio, invece ha voluto portare, tra gli altri, l’arcinota “Without you” nella versione di Mariah Carey e subito il critico Franco Zanetti si è avventato su di lui rimproverandolo di non sapere che la canzone originale risale a molti anni prima, notevole “self-control” mantenuto dal ragazzo, ma lo avremmo voluto, nel caso specifico, più “cattivo” nella replica, imparerà … , carico di suggestioni ed emotivamente coinvolgente, da “scioglimento”, invece, l’omaggio alla sua Napoli con “Cumm’e”, già cavallo di battaglia di Roberto Murolo e Mia Martini.

E tanto per rimanere in tema di vincitori, si afferma come indiscussa “conquistatrice”, nella gara di ascolti, Maria De Filippi, i suoi 6milioni e 536mila spettatori per il 34,20% di “share” sono assai più eloquenti delle parole.

Qualche “beffa” indesiderata poteva giocarla il televoto, strumento molto incerto in mano alle platee televisive, portate a reazioni “di pancia”, viscerali piuttosto che ragionate e obiettive e la sfida Stash-Briga sembrava configurarsi prevalentemente come un confronto all’ultimo sangue fra tifoserie delle rispettive zone d’origine e c’erano di mezzo, poi, i numerosi “fans” di Emma, “coach” del “rapper”, avrebbero fatto sentire il loro “peso” a suo favore o meno?La vittoria netta di Stash e “The Kolors” con ben il 61% di preferenze smentisce le ipotesi paventate giorni prima e sembra indicativo di quanto la “band” sia amata e sostenuta da Milano a Calatafimi, il più grande successo, infatti è divenire un fenomeno “nazionale”, in attesa di altri, ambitissimi, traguardi anche fuori dal nostro Paese.

Ai neo-vincitori i nostri complimenti “cu tutt’o core”!


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