Amici, amanti e... di Ivan Reitman.

Creato il 21 agosto 2011 da Spaceoddity
No strings attached è un'espressione per dire che un fatto, un'azione non avrà conseguenze, non ci si aspetta null'altro dal fatto che è avvenuto. Si usa in particolare nel caso dei friends with benefits, cioè dei conoscenti che occasionalmente hanno rapporti sessuali, in specie se non esclusivi. Il titolo originale del popolare film (2011) di Ivan Reitman (su soggetto e sceneggiatura di Elisabeth Meriwether e Michael Samonek) non poteva essere più indovinato. In italiano, invece, Amici, amanti e... viene danneggiato nel ricalcare, per chi la conosce, una pellicola molto più densa e importante di Paul Bogart del 1988 (Torch Song Trilogy, in italiano Amici, complici, amanti).
Non sto a fare un'antropologia comparata di questi lustri, ma mi sembra indicativo che nel film di Reitman manchi la complicità essenziale nella dimensione affettiva in quello di Bogart; ma è altrettanto importante che Amici, amanti e... si apra, oltre l'aposiopesi, a una nuova possibilità esclusa nel film più vecchio. Film sentimentale e "romantico", Amici, amanti e... è sostenuto da un incipit ammiccante e sessuale, dall'onnipresenza dell'aitante Adam (Ashton Kutcher, quasi sempre mezzo nudo o con abiti che ne esaltano la bellezza), e della sensuale, fresca Emma (Natalie Portman, di nuovo alle prese con le relazioni pericolose dopo la clownesca giocoleria affettiva di Closer). Sembra che si voglia sedurre il pubblico a vedere un film nel quale i sentimenti - sentimenti da cinema main stream, ovvio - sono protagonisti, con un finale che spinge invece alla commozione e a una matura presa di coscienza di ciò che tutta la storia ha significato per i protagonisti.
No strings attached presenta donne e uomini soli, insicuri, insieme repressi e sessuomani: insegue una giovinezza perduta e le amanti del figlio Alvin (Kevin Kline, anch'egli già esperto di film a tema, se non nell'amabile In & Out, con De-LovelyThe Extra Man); corteggia disperatamente il bell'Adam la nevrotica Lucy (Lake Bell, impegnata ancora in un piccolo ruolo, sempre sullo stesso solco, dopo It's complicated); inseguono chimere, amanti impossibili e sogni altrui i coinquilini di Emma; perfino la madre e la sorella della ragazza - convinte della sua indipendenza - si cacciano in relazioni che hanno tutta l'apparenza di guai e di strade senza esito. Gli unici a restarsi fedeli, in fin dei conti, nella loro relazione sessuale, gli unici a non sapersi tradire, contro la loro volontà e la loro studiatissima leggerezza esistenziale, sono proprio Emma e Adam.

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