Amici miei, popolo mio, gente: voi credete che io sia pazzo e forse avete ragione voi: io sono pazzo veramente. Ma non è colpa mia, sono stati loro che per forza mi hanno fatto impazzire!

Creato il 15 giugno 2010 da Valentediffidente
Il titolo del post... ve lo dico alla fine. Io sono un tipo tranquillo e, come cantava Tricarico, voglio una vita tranquilla. Di me si può dire qualsiasi cosa, tranne che non ci abbia provato con tutte. Simile asserzione ha anche una conseguenza sulla vita quotidiana, richiede attenzione e calma e osservazione. Anche alla guida. Io ho sempre il finestrino abbassato, con Radio MieleCuoreAmore di sottofondo, pronto a fischiettare complimenti alle bellezze che incontro sul mio cammino. La mia macchina non può superare la velocità di due chiappe sculettanti. Immaginate dunque il mio sgomento, quando un Comune lombardo si è premurato di avvisarmi, tramite raccomandata, di avermi fatto un book fotografico mentre eccedevo in velocità su una strada di sua competenza. 32 km in più rispetto al limite. Poi ho verificato il tratto stradale: un lunghissimo rettilineo che puoi percorrere, tranquillamente e IN TOTALE SICUREZZA, a 120 km l'ora ma che, per rimpinguare le casse più che per reale sicurezza, è stato limitato a 90 km. La cosa curiosa è che il rettilineo finisce con una bella curva secca, con immissione di altra strada, che qualche scapestrato percorre a velocità folli, creando reali pericoli agli altri conducenti. Lì però non c'è l'autovelox. Poco redditizio, probabilmente.
Già scazzato per la multa e per i cinque punti, che mi tolgono definitivamente il sogno Champions League, mi reco in posta a pagare. Biciclettina e via. Arrivo in posta e mi si pone di fronte il solito dilemma amletico. Due file. Quale scegliere? E' indifferente, qualunque sarà la mia scelta, sarà quella sbagliata. Così é! Una fila di cinque persone contro una di due. Scelgo la più breve, divento il terzo. Nel giro di pochi minuti la fila di cinque mi ha già superato, doppiato e sbeffeggiato. Io sto ancora aspettando che il tizio davanti a me finisca. Ha deciso di cambiare gestore telefonico e passare a postemobile e l'operazione, tra fotocopie, firme e accessori vari, non è delle più celeri. A questo punto è poco razionale cambiare fila, entrambe sono diventate lunghissime.
Finita la lettura del XXI capitolo di Anna Karenina, finalmente arriva il mio turno ma tutto si blocca. Un inquietante tizio con un maglietta arancione e jeans, sbucato alle spalle delle signorine agli sportelli, intima l'alt. Penso ad un rapina, invece no. Peccato, perché sarebbe stato più veloce. E' il tecnico che deve sostituire le stampanti. La signorina, scusandosi, spegne il terminale. Il tecnico smonta, rimonta, configura, riavvia, rispegne, risetta. Venticinqueminutiventicinque d'attesa e mi incazzo in maniera molto garbata. Faccio notare che già l'orario è 8.30 - 13.30, che molti si sono presi un permesso al lavoro per fare le commissioni e, con tutta probabilità, in uno stato mediamente intelligente, un lavoro di assistenza-manutenzione di quel tipo, lo si poteva fare tranquillamente a chiusura ufficio. La signorina allo sportello sorride imbarazzata, il tecnico nemmeno mi caga. Rimpiango i tempi del risorgimento, siamo veramente un'umanità impoverita nello spirito. Non ci si incazza più per niente, se non per le stronzate. Siamo senza lavoro, con una burocrazia kafkiana ma siamo pronti ad attivarci solo per televotare Scanu ad Amici o quando la nostra squadra di calcio viene retrocessa in B. Masaniello non era pazzo, siamo noi ad essere rincoglioniti!!
PS - Il titolo, per chi fosse curioso, è tratto dall'ultimo discorso di Masaniello.http://feeds2.feedburner.com/PiccoleVitalitDiUnaMorteQuotidiana

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