E' il settimo libro del mio amico e, per chi come me li ha letti tutti, è evidente il percorso di maturazione sia personale che letteraria dell'autore.
In quasi tutti i libri di Simone si percepisce la fatica del superare il peso di una vita che volenti o nolenti ci ingabbia e ci schiaccia sotto il peso di un fardello fatto di traumi, convenzioni e convenienze.
In questo libro, finalmente, il protagonista scopre come liberarsi di questo fardello: innanzitutto bisogna esserne consapevoli in prima persona. Anche chi ci ama non sempre riesce a vedere il peso che ci portiamo addosso, per cui dobbiamo imparare a riconoscerlo, farcene carico e portarlo da soli.
E poi dobbiamo imparare ad essere consapevoli del contenuto di quel fardello: solo così possiamo lavorare per accettarlo con serenità. Come dice il protagonista: 'Per assaporare appieno la felicità, bisogna essere prima sereni'.
Se infine si ha la fortuna di trovare chi lo vede, quel fardello, e ci accetta così, col nostro peso, anzi lo condivide con noi, allora pian piano il fardello si alleggerirà fino a scomparire, permettendoci di raggiungere, nel nostro procedere in equilibrio sul filo della vita, una piattaforma stabile: la felicità.
Un bel libro davvero, questo, capace di muovere anche il sentire di chi legge: io infatti leggendolo ad un certo punto ho sentito distintamente il peso del mio fardello. Sì, perché anche io ho ovviamente un fardello, e il libro di Simone me lo ha fatto visualizzare in tutta la sua concretezza. La mia fortuna è che ho trovato chi lo vede e lo condivide con me, così da alleggerirmi e sostenermi nell'equilibrio verso la serenità e la felicità. E voi? Lo conoscete il vostro fardello? Se non lo conosceste ancora, o se voleste conoscerlo meglio, leggere il libro di Simone vi servirà.
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