Amico mio, accanto a te
non ho nulla di cui scusarmi,
nulla da cui difendermi,
nulla da dimostrare: trovo la pace…
Al di la’ delle mie parole maldestre
tu riesci a vedere in me
semplicemente l’uomo.
~ Antoine de Saint-Exupery ~
Buongiorno a tutti e buon lunedì 21 dicembre 2010. Un altro anno sta per concludersi e un nuovo anno sta per entrare. Solitamente queste parole introducono sempre alle riflessioni su ciò che è stato, sul bilancio annuale, se tutto sommato è stato un anno positivo oppure no. Mi chiedo il perchè di questo genere di riflessioni, a che pro secondo voi? Un anno è un periodo di tempo e come tale di difficile interpretazione. Per qualcuno passa velocemente, per qualcuno dire un anno è come dire tra tanto tantissimo… Tutto è relativo, tutto è soggettivo. Il 2010, per me, è stato un pò turbolento, mosso come il mare agitato, irrequieto, vivo. Mi sono successe tante cose che fare un’analisi dettagliata di ognuna non servirebbe nè a me nè a voi, cose belle e cose brutte ma alla fine quelle brutte hanno dato più di quelle belle. Mi hanno insegnato che nella vita non devi dare nulla per scontato, che le cose cambiano, che i periodi difficili sono utili perchè ti insegnano ad apprezzare ciò che un giorno di bello avrai. No, non sono triste, e chi vede tristezza in queste mie parole non mi sta leggendo attentamente. Sono solo più riflessiva, più attenta, insomma un anno più grande!