È una gelida sera d’inverno e Nadia Morbelli imbocca infreddolita un carrugio in discesa. All’improvviso però è costretta a fermarsi: il passaggio è infatti impedito da quello che a prima vista sembra un grosso sacco della spazzatura. Ma una volta vicino, si rende invece conto con orrore che quel fagotto rannicchiato sul selciato è un ragazzo. Un ragazzo morto. Sicuramente un clandestino. Forse un tossico. Plausibilmente suicida. Ancora una volta Nadia non può resistere alla tentazione di avviare le indagini per conto proprio, complice una ragazza in lacrime alla facoltà di Architettura che si scoprirà essere la sorella del morto. Mentre il povero vice-questore Prini è preoccupato soprattutto di tenere lontana dai guai l’amica (solo amica?) ficcanaso. Perché di guai, e guai grossi, effettivamente si tratta, se Nadia viene perfino pedinata da un fascinoso agente dell’Interpol…
Recensione
Esistono libri che non riescono proprio ad affascinarti. Scrivo questa recensione dopo oltre un anno di tentativi di riprendere questo libro e terminarne la lettura. Alla fine ce l’ho fatta ma avrete capito che lo sforzo fatto non mi ha ripagato, anzi. Non è la storia di per se che non funziona ma è il modo con cui viene presentata. Vicende troppo statiche, digressioni che spezzano ancor di più un ritmo trovato a fatica, dialoghi che in molti casi non aggiungono e non tolgono nulla alla comprensine della storia. Anche l’artificio di utilizzare una protagonista che non sia del settore per ovvvviare a tecnicismi non funziona, rendendo il cosro dell’indagine apparentemente occasionale. Un romanzo che semplicemente a me non è piaciuto. Sarei lieto di leggere opinioni differenti per trovare quei punti di forza che io non sono statoin grado di apprezzare.
Dettagli
- Copertina flessibile: 240 pagine
- Editore: Giunti Editore (26 giugno 2013)
- Collana: A
- Lingua: Italiano
- ISBN-10: 8809781686
- ISBN-13: 978-8809781689