Martedì 5 giugno l’associazione di cooperazione internazionale ItaliAmmassalik (www.italiammassalik.it) ha presentato a Lerici (SP) nella splendida cornice del Golfo dei Poeti, baia tanto celebrata da Petrarca, Shelley, Byron, Montale, la mostra fotografica
Ammassalik
il lato nascosto della Groenlandia
L’incontro è stato organizzato dall’associazione culturale Arthena
Massimo Maggiari, direttore del Dipartimento di Italianistica presso il College of Charleston nella Carolina del Sud, poeta e scrittore, viaggiatore con la passione dell’artico, ha introdotto la serata leggendo alcuni canti Inuit di Ammassalik , che ha accompagnato magistralmente con il suono emotivamente coinvolgente del tamburo groenlandese.
Ottorino Tosti, mio caro a mico nonchè ideatore e coordinatore dell’associazione Italiammassalik, speleologo genovese che la passione per le grotte nei ghiacci ha portato nel 2008 ad incontrare per la prima volta questa piccola popolazione artica, di cui non si è più dimenticato e che torna a visitare ogni anno, è poi entrato nel vivo della serata raccontando la storia, il presente e le prospettive future di Ammassalik, originario insediamento inuit della costa orientale groenlandese: dove in 6 piccoli villaggi sparsi in mezzo ai ghiacci del Circolo Polare, isolati dal resto del mondo, vivono 3000 inuit ancora legati al territorio e alle tradizioni.
Ottorino Tosti insieme ad una bambina del popolo Inuit
Nella sala della conferenza è stata esposta la rassegna fotografica itinerante già presentata a Genova, Torino e Courmayeur, che ha validamente contribuito ad introdurre il visitatore nel mondo di Ammassalik.
Cos’è il progetto ItaliAmmassalik?
Progetto per la conoscenza, la valorizzazione e la salvaguardia del patrimonio culturale tradizionale degli Inuit dei villaggi del distretto di Angmagssalik – Groenlandia orientale,
la realizzazione di interventi di immagine e comunicazione, di conoscenza del territorio, di promozione per lo sviluppo del turismo, finalizzati a garantire alla popolazione locale il diritto di progredire nel mondo moderno con fiducia e autostima, rinsaldando i legami con la propria terra, le proprie tradizioni, i propri usi e i propri costumi.
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