Amministrative messina: e' ballottaggio tra accorinti e calabro'

Creato il 11 giugno 2013 da Antonella Di Pietro @Antonella_Di_Pi

Per tutta la notte gli elettori di Renato Accorinti, uno dei favoriti alla candidatura a sindaco della città di Messina, sono rimasti appesi al filo della speranza, quella di poter andare al ballottaggio con l'altro candidato, Felice Calabrò e questa speranza si continua a nutrire ancora oggi fino a diventare realtà, visti i confortanti dati non ufficiali del comune peloritano che ha scrutinato tutte le 254 sezioni e che avranno la loro ufficialità domani mattina alle ore 9,00 con l'insediamento, nella sala consiliare di Palazzo Zanca, dell'Ufficio centrale elettorale dove, alla presenza del magistrato Giuseppe Bonfiglio, avverrà la proclamazione del sindaco di Messina e dei consiglieri comunali. In atto, i dati ufficiosi vedono un ballottaggio tra Felice Calabrò del Pd con il 49,94 per cento e Renato Accorinti di Cambiamo Messina dal basso con il 23,88 per cento. Al terzo posto, Vincenzo Garofalo del Pdl, 18,49 per cento che, con molto aplomb, ha incassato la sconfitta. Il M5S, con la candidata Maria Cristina Saija, raggiunge il 2,53 per cento e vede il fallimento del movimento di Beppe Grillo a Messina. 

Una vittoria, quella di Accorinti, considerata una sorpresa da molti ma non per chi conosce da anni la sua storia di ambientalista, pacifista e sostenitore dei diritti civili e umani, nonchè fautore di numerose battaglie anche culturali, come quella per riattivare il servizio di consultazione della Biblioteca intitolata al poeta Tommaso Cannizzaro nelle sale del PalaCultura Antonello, che ospita anche l’Archivio Storico. E che, forse, conosce Messina ancor meglio di Calabrò ma tant'è le abitudini in Sicilia sono dure a morire e il fatto che ha determinato, secondo noi, la quasi vittoria di Calabrò è stato anche il sostegno dato dall'ex sindaco messinese Francantonio Genovese e dal Governatore della Sicilia, Rosario Crocetta, che ieri sera è venuto a Messina a supporto del suo candidato con la lista Il Megafono. Eppure Crocetta parlava di rivoluzione nella sua campagna elettorale quindi, avrebbe dovuto sostenere Accorinti in teoria, ma la politica ha perso il suo significato più intrinseco, ovvero quello di essere al servizio del cittadino e vive di interessi di bottega. Peccato, Crocetta ha perso una buona occasione per far sì che la sua tanto decantata rivoluzione non rimanesse solo sulla carta! Perchè, quando spira il vento del cambiamento ci si pone davanti per accoglierlo senza cambiarne la traiettoria. Ma pochi sono quelli che possiedono il coraggio di cambiare. Ma questa è una nostra personale considerazione. 
Eraclito diceva "Non c’è nulla di immutabile, tranne l’esigenza di cambiare".
Antonella Di Pietro© 

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