Il precursore del pop asimmetrico conclusionato esce con una canzone che parla di abbondanza in aMMore.
Se leggiamo ‘Pop asimmetrico conclusionato’ è ovvio che continueremo a sentire la musica di Fadà come se fosse esattamente pop asimmetrico conclusionato, e non c’è possibilità di uscirne.
La base di genere, quindi, è il pop, ma inteso principalmente come forza della melodia, del ritornello, del gancio che Fadà riesce a imprimere agli incisi; l’asimmetria è nel ragionamento compositivo, nessuna soluzione è ovvia o banale, stupisce sempre, o almeno tenta nell’impresa di soddisfare l’appetito dei golosi musicali sempre alla ricerca di qualcuno che sia in grado di spostare i confini del genere; conclusionato è un termine inventato da Fadà, inventato e praticamente diventato suo di proprietà, e lo rappresenta in maniera stupefacente in quanto
Decisamente per molti ma non per tutti, Fadà potrebbe essere un porto sicuro per gli amanti dei cantastorie, i rapper con aspirazioni canore, il folk da 1° maggio, il tutto con molte, molte idee in più.
Fadà, musicista sannita, sta alla musica come il Cappellaio matto sta al Paese delle Meraviglie. Fadà è un progetto musicale nuovo di zecca, seppure nato dalle ceneri di svariate vite precedenti. Autore e produttore, il 24 novembre del 2011 ha pubblicato il suo album d’esordio totalmente auto prodotto.
Qualcuno ha detto che Fadà ha “creato un disco che non è solo un disco che suona e canta, è anche una stupenda pellicola che “si sente e non si vede” di devastante contemporaneità“.
Vincitore della edizione 2013 di Musica da Bere come artista emergente, attualmente è in lavorazione al suo secondo disco nel suo home studio.
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