Amon di Jennifer Teege

Creato il 10 aprile 2015 da Leggere A Colori @leggereacolori

Questo mese in libreria Amon di Jennifer Teege, la testimonianza della nipote di Amon Göth, comandante del campo di concentramento di Schindler’s List.

Amon è l’inedita e scioccante testimonianza di Jennifer Teege, nipote dello spietato boia del campo di concentramento di Plaszów (il campo in cui è ambientato Schindler’s List) Amon Göth.

«È lo sguardo della donna in copertina che mi sembra famigliare. Sono nella Biblioteca Centrale di Amburgo con un libro in mano. Ha una copertina rossa con la foto in bianco e nero di una donna di mezza età. Il suo sguardo è pensoso. Addolorato e spento. Sembra infelice. Leggo il sottotitolo: La vita di Monika Göth, fi glia del comandante del campo di concentramento di Schindler’s List .Conosco Monika Göth. È mia madre».

Anche Jennifer ricorda la scena del film Schindler’s List in cui il comandante nazista interpretato da Ralph Fiennes appena sveglio dall’alto del balcone sceglie prigionieri a caso nel campo di concentramento e spara con il fucile. Come tutti, anche lei nel vederla è inorridita. E ancora non sapeva che quell’uomo, Amon Göth, era suo nonno. Lo scopre per caso quel giorno in biblioteca. Scopre che Monika, la madre che l’aveva avuta da un soldato nigeriano e l’aveva data in adozione a poche settimane, era la figlia di Amon e della sua amante Ruth Irene. Quindi il responsabile di migliaia di morti nel campo di concentramento di Plaszów era suo nonno. In un secondo il mondo le crolla addosso. Nonostante l’amore della famiglia adottiva, mille dubbi l’assalgono. Inizia a interrogarsi, a cercare in sé tracce del male, come fosse ereditario. Si rende conto che, per il suo sangue misto, forse suo nonno l’avrebbe uccisa. Si chiede se i suoi amici in Israele la considererebbero una traditrice. Cade in una profonda depressione. Poi decide di risalire a ritroso la sua vita e di ritrovare tutti i tasselli mancanti. Perché l’unico modo di superare il passato è affrontarlo.

Jennifer Teege, nata nel 1970, è figlia di madre tedesca e padre nigeriano. Sua madre, Monika Göth, figlia di Amon Göth, il comandante del campo di concentramento di Plaszów, l’ha lasciata a poche settimane in un orfanotrofio. È stata adottata all’età di sette anni. Ha vissuto e studiato per diversi anni in Israele. Attualmente lavora in pubblicità e vive ad Amburgo. Amon è il suo primo libro.


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