Durante uno dei tanti pomeriggi in solitudine o in compagnia di Federica, il giovane Amoon cadde in un sonno profondo. Gli apparve poco dopo un coniglietto dallo sguardo malizioso e subito il giovane Amoon non potè resistere alla voglia di inseguirlo. Fu così che proprio quella corsa lo portò dentro un buco: certo anche questo buco rappresentava uno dei suoi desideri, ma diciamo che il povero Amoon non se lo aspettava così.
Risucchiato nel buco Amoon si ritrovò in una stanza dotata di tantissime porte. Sbirciando nella prima serratura vide Brunetta cantare insieme ad Angelo e Franco "Mamma Maria". Guardando nella seconda serratura vide un paesaggio splendido e colorato. Bramoso di entrare, come non gli accadeva da anni o forse mai, Amoon notò la presenza di una chiave in quella stanza. Ma le porte erano piccine e lui troppo grosso per potervi passare. Fu così che gli apparve Raffaella Carrà che diede al povero Amoon un biscottino da mangiare. "Mangia il biscotto e vedrai che diventerai piccino".
Presto si ritrovò in un castello dove una perfida Regina Biancofiore lo invitò a giocare a carte: "Caro gay inferiore sai giocare a briscola?" chiese la Regina Biancofiore. "No" rispose l'immacolato Amoon "ma posso provarci..."
La Regina Biancofiore sfidò Amoon a carte, a condizione che lo sconfitto si sarebbe ghettizzato. Ma la partita a carte non ebbe fine perchè presto Amoon si ritrovò nel bel mezzo di un processo, dove il fante Berlusconi veniva accusato di ogni nefandezza. A difendere il fante la Regina Biancofiore "Il fante nel mio castello faceva solo giochi di carte. Noi si giocava a Scopa o in alternative con altre ragazze a Ruba-mazzetto... propongo che il fante sia fatto santo subito".
Ma l'accusa chiamò a deporre il povero Amoon che non potè far altro che confermare tutti i capi di condanna. "Allora se per te è colpevole te lo dovrai limonare duro" disse la Regina Biancofiore...
...e in quel momento solo l'immagine del bacio fece svegliare Amoon dal sonno.
E visse felice e vergine
Amoon