Regia: Lasse Hallstrom
Interpreti: Helen Mirren, Om Puri, Manish Dayal, Charlotte Le Bon
Trama: La famiglia Kadim, emigrata dall’India , si stabilisce nel caratteristico villaggio di Saint-Antonin-Noble-Val, nel sud della Francia. Un posto incantevole e raffinato, il luogo ideale dove aprire Maison Mumbai, un ristorante indiano a conduzione familiare. Ma a fronte della Maison Mumbai esiste già il rinnomato ristorante francese Saule Pleureur guidato da Madame Mallory che, ovviamente, non gradisce i nuovi dirmpettai. Le sue implacabili proteste danno luogo ad un’accesa battaglia fra i due locali, fino a quando la passione di Hassan, figlio minore dei Kadim per l’alta cucina francese e per Marguerite deliziosa “sous chef” di Madame Mallory, non riuscirà ad amalgamare magicamente le due culture, regalando a Saint-Antonin nuovi sapori di cucina e di vita che neanche Madame Mallory potrà ignorare. La donna infatti, sarà disposta a riconoscere il talento culinario del suo rivale e a prenderlo sotto la sua ala protettiva
"Come si dice?Se non puoi batterli, unisciti a loro"
Lo confesso, ormai non ci speravo piú.Da parecchio ero alla ricerca di una commedia veramente valida.Ma ad eccezione di "Smetto quando voglio", dove ho riso parecchio, il deserto."Amore cucina e curry", a casa nostra, ha attirato fin da subito l'attenzione in quanto rientra a pieno titolo nel filone "cibo-cucina" che dalle nostre parti è assai gradito fin dai tempi di "Julia e Julie", vero e proprio cult-movie personale della bacarospetta, e dell'adorabile "Ratatouille".Hallstrom riadatta il libro "The Hundred-Foot Journey" di Richard Morais, mia prossima lettura, e ne fa forse il "Chocolat" al sapore di spezie del nuovo millennio.Un etto di paesaggio da cartolina.Un pizzicchino di prevedibilità, sappiamo già come andrà a finire,Quattro etti d'amour ed voilà, il piatto è pronto...Stucchevole?Mais no!Come spesso accade anche in cucina, Hallstrom mischia ingredienti assai semplici ed ottiene un risultato assolutamente delizioso.In un panorama generale fatto di commedie becere e volgarotte "Amore, cucina e curry", il titolo italiano è assai bruttino, si distingue per una estrema eleganza. Sarà che invecchiando si diventa un pò bacchettoni, nonchè parecchio brontoloni, ma è stato un piacere godersi una commedia dove culi e sinonimi vari per una volta non comparivano.Hallstrom parte dalla cucina per costruire una intelligente riflessione sull'importanza delle nostre origini.Il come memoria per non perdersi, ma tra profumi e sapori c'è anche spazio per allargare i propri orizzonti e, perché no, magari per innamorarsi della adorabile Marguerite, la bellissima Charlotte Le Bon.
In questo caso la sua Madame Mallory è una arpia prima protagonista di arguti battibecchi con Papa Kadim, poi pronta a trasformarsi in mamma putativa per Hassam non appena riconosciutone il talento.Divertente e divertito, "Amore cucina e curry" sembra il prodotto di un cinema che non c'è più.La banalità del bene?Eccesso di buonismo che farà storcere la bocca a molti?Nulla di nuovo sotto il sole?Permettetemi, chissenefrega...Sarà pure così, ma "Amore cucina e curry" è una favola moderna che riesce a farti trascorrere due ore davvero piacevoli. Esci dal cinema sereno ed a cuor leggero.Nonché incredibilmente affamato.Opera intelligente piacevole e garbata quindi, una piccola perla rara davvero sorprendente, candidata al premio personale di miglior commedia dell'anno.