Rovistando tra le mie vecchie carte ho trovato questo scritto. Non ricordo da dove l’ho tratto né e quando e con chi ne abbia parlato. Ma mi sembra interessante e ve lo propongo per riderci su o forse meditare:Il gioco è bello e conosciuto da tutti. E’ anche nostalgico perché ci riporta all’infanzia. E’ anche veritiero perché ognuno di noi può essere uno. due, tre o tutti i personaggi della favola. Una favola bella che si può usare per esprimere un’opinione, per generare una discussione, per cominciare un iter dialettico che possa portare riflessione o gaiezza.
Il gioco si chiama “nascondino” che tutti conosciamo e che, prima o poi tutti i bambini hanno praticato tranne la PAURA e la PIGRIZIA . Si comincia a giocare. E mentre la FOLLIAcomincia a contare, la FRETTAsi nasconde per prima senza pensarci due volte e la TIMIDEZZA nascosta fra i cespugli, non osa guardare mentre la CURIOSITA’ cerca di scoprire quali nascondigli abbiano scelto gli altri. La GIOIAcorre di qua e di là ridendo e saltellando. La TRISTEZZA piange perché non trova un posto adatto e più piange e più le lacrime le impediscono di cercare. Poi c’è TRIONFO che sceglie di occultarsi sotto un grande masso e subito l’INVIDIA gli corre dietro e si nasconde dietro di lui. La DISPERAZIONE urla perché la FOLLIA sta ultimando il conteggio e lei ancora non ha scelto il nascondiglio. Ma la prima ad essere trovata è la CURIOSITA’ che ancora si aggira spiando dappertutto e poi, uno per volta, vengono scoperti la GIOIA, la PIGRIZIA, la TIMIDEZZA…
Ma l’AMORE, dov’è l’AMORE? La FOLLIAlo cerca dappertutto ma senza trovarlo. Lo cerca nel letto di un fiume, in cima ad una montagna, nel profondo degli oceani…Alfine lo cerca in un mucchio di rovi e mentre rovista col suo bastone spinoso, involontariamente lo acceca e, presa dallo sconforto e dal rimorso, si offre di accompagnarlo per sempre.
Ecco perché oggi non esiste amore senza un po’ di follia.
Fin qui la bella favola che ha dimenticato di citare la SUPERBIA, la PERMALOSITA’, la GELOSIA, la FRENESIA e tanti altri difetti e tante qualità che albergano in maggiore o minore misura in ognuno di noi. Forse, continuando a giocare, ognuno di noi scoprirà i difetti degli altri e forse anche i propri e la favola avrà una sua morale e una sua finalità. Dino