Ogni anno viene realizzato un differente percorso ideale che vedrà protagonisti i poeti che non solo rappresentano il vertice artistico della parola in Italia, ma sono anche da considerare testimoni, coscienza civile, maestri di vita.
Silvio Ramat, fiorentino, è professore emerito dell’università di Padova, dove per poco meno di un quarantennio ha insegnato letteratura italiana contemporanea. La sua attività di studioso (premiata nel 2001 dall’Accademia Nazionale dei Lincei) verte soprattutto su movimenti e figure della poesia novecentesca, da Campana agli ermetici, da Montale a vari altri protagonisti del secolo, come Luzi e Gatto (del quale nel 2005 ha curato per gli “Oscar” Mondadori Tutte le poesie). Poeta, ha esordito nel 1959 con Le feste di una città (Quartiere), pubblicando poi numerose raccolte presso editori grandi e piccoli. Nel 2006 ha riunito per Interlinea Tutte le poesie 1958-2005, un volume di oltre 1400 pagine, cui hanno fatto séguito Il canzoniere dell’amico espatriato (Viennepierre 2009 e Nomos 2013), Banchi di prova (Marsilio 2011) e La dirimpettaia (Mondadori 2013). Nel corso dell’estate 2015 van-no in libreria la nuova edizione accresciuta del racconto in versi Mia madre un secolo (Marsilio) e Elis Island (“Oscar” Mondadori).
A piè del tiglio annoso ma robusto una festa di foglie e ceppi chiari. È la vita, e cancella i giorni avari. È l’amore ed esplode al punto giusto. (Silvio Ramat)