Amore online, tra fantasia, rischio e consumismo

Da Quipsicologia @Quipsicologia

L’amore è uno di quegli argomenti su cui non ci sono esperti e su cui siamo tutti esperti, perché, probabilmente, l’amore è un’esperienza presente nella vita di tutti gli esseri umani, in una forma o in un’altra. Probabilmente, senza amore, la vita ci sembrerebbe priva di senso, opaca, scialba. Inutile. Probabilmente, senza nessuna forma d’amore ci sentiremmo divorati dall’infelicità. Tant’è vero che c’è chi prova a cercare l’amore online, nella chat di un social network o in uno di quei siti che funzionano da agenzie di appuntamenti (online dating) e propongono partner più o meno improbabili: cercare l’amore online non è più una pratica considerata per sfigati e quasi un italiano su sei riferisce di aver avuto una storia d’amore con una persona conosciuta in rete.

Fantasia e amore online

Sono in tanti dunque quelli che, tra chat e videochiamate, hanno costruito relazioni profonde con persone che non hanno conosciuto nel mondo “reale” e che a queste persone hanno rivelato i segreti più intimi, sentendole vicine e sentendosi vivificati da questi scambi.

Una relazione d’amore online può essere molto seducente soprattutto perché lascia ampi margini all’immaginazione. Non ce ne rendiamo conto, ma è la nostra fantasia a riempire le ambiguità lasciate dall’altra persona, a guidare il modo in cui intendiamo le cose lette in una chat. Molto più di quanto non avvenga nella vita reale. Questo perché la comunicazione online è priva di molte delle informazioni che ci permettono di capire qual è la cornice del discorso e quindi il suo senso, quali il tono e le intenzioni dell’altra persona.

E, nell’utilizzare la fantasia inconscia per cercare di capire la persona che è al di là del monitor, siamo accompagnati dai nostri bisogni, da quello che cerchiamo in una relazione, si tratti di comprensione, eccitazione, conforto, protezione, sfida, compagnia etc. L’eventualità di prendere una cantonata è concreta ma questo rischio rende le cose ancora più eccitanti. Anche se sarebbe più saggio sottrarsi al fascino dell’ignoto e incontrare l’altra persona prima possibile.

Consumismo e amore online

Altrettanto alta è la probabilità di scivolare in uno stile consumistico, in cui le persone con cui iniziare a chattare sono scartate dopo poco: il numero di persone con cui possiamo entrare in contatto online è talmente elevato che la tentazione di non perderci troppo tempo e chiudere alla prima incomprensione è forte. Perché forse la persona più giusta per noi è al prossimo click, come facciamo al supermercato quando valutiamo un prodotto, poi un altro, poi un altro ancora prima di decidere quale acquistare.

Everybody…

Trattare le persone come merci non è il top dell’etica, ma ci fa capire quanto può essere imperioso il bisogno di amare e di essere amati. Nel dire questo però sfondo una porta aperta, visto che già Freud, ne Il disagio della civiltà, e siamo nel 1930, considerava l’amore come la sola possibilità di dare senso all’assurdità della vita, l’unica speranza di trovare un conforto al dolore. Ed è questa l’esperienza che tutti noi cerchiamo.

Photo credit: rachel titiriga

Rosalia Giammetta, psicologa e psicoterapeuta, è responsabile dell’area prevenzione dei comportamenti a rischio in adolescenza per l’associazione PreSaM onlus. Nell’ambito dell’educazione alla salute e della peer education, ha condotto numerose attività di formazione e ha pubblicato il volume L’adolescenza come risorsa. Per saperne di più, visita la sua pagina personale e leggi gli altri articoli.

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