Saranno il sindaco Claudio Ricci e l’assessore Moreno Massucci ad esporre la trama e far conoscere le 100 pagine che raccontano questa antica arte.
Non è un libro solo per addetti ai lavori o esperte, anche se non mancano i consigli per le tecniche dei manufatti, ma per tutti quelli che amano creare con le proprie mani qualcosa di unico ed originale. Lucia Smurra insegna la passione in punta d’ago. Ricama da quando era bambina e da sei anni mette al servizio di chi ama il ricamo la sua esperienza. Ricamare sul telaio o dipingere su tela di lino con fili colorati, è come ripercorrere il cammino delle nostre nonne che realizzavano i loro capolavori nello spirito della tradizione di un’arte vecchia di secoli.
«Amore per l’arte del ricamo» è un manuale per consigli pratici, ricco di tante foto che mostrano la tecnica dei vari punti. «Amore per l’arte del ricamo» insegna anche come muovere i primi passi, quindi non da per scontato nemmeno le cose semplici ed elementari, che sono sempre e comunque la base per iniziare e continuare a ricamare.
Scrive nella presentazione il sindaco di Assisi, Claudio Ricci: «Ricamare é un’arte, un’arte sublime legata ai valori, materiali e immateriali, che si ergono dalla antica identità dei luoghi. Ma, forse, ricamare é di più, quasi fosse uno “stile di vita” legato al silenzio, alla mente che si allarga verso l’infinito durante il paziente lavoro fatto dal “particolare” da cui discende l’essenza e la verità. Ricamare é molto più che “un atto artigianale o artistico” é un modo di capire la vita, e le persone, con quello “stare insieme per ricamare” dove il dialogo sussurrato diviene quasi reciproca “confessione».
L’assessore Moreno Massucci entra più nello specifico: «Da sei anni –scrive- con il corso di ricamo Lucia ha messo a disposizione delle sue allieve provenienti, oltre che dal nostro territorio, anche da altri paesi dell’Umbria, tutta la sua professionalità e quella manualità che minuto dopo minuto, punto dopo punto forma tra le le sue e le loro mani un ricamo prezioso che arricchisce con la sua bellezza un telo di stoffa. L’intento della signora Lucia e dell’Assessorato alle politiche Sociali, era quello di creare un luogo fisico, ma anche simbolico, in grado di accogliere, accompagnare e stimolare nelle allieve, oltre sentimenti di amicizia anche quei talenti artistici che nascono dal lavoro delle mani e dalla attenzione mentale, anche a tutela di una patrimonio artigianale ereditato dalle nostre nonne e che rischiamo di perdere».
C’è anche una lunga intervista alla signora del ricamo, che porta la firma di Gilberto Scalabrini. Nel fuoco di fila delle domande, sempre molto incalzanti, Lucia racconta la donna e anche la maestra.