In queste settimane mi sembra di vivere all'interno di un "manuale degli amori impossibili". Non faccio che conoscere persone che amano follemente e non possono vivere il loro amore. Io, vabbè, lasciamo perdere, oramai ci sto mettendo una pietra sopra e questa pietra inizia a trasportare a fondo i sentimenti. Poi c'è chi ha amato come mai in vita sua, l'amore "perfetto", e l'amore l'ha perso per sempre, e credo sia la condizione peggiore che possa esistere, perché toglie anche quella fiammella di speranza di poter un giorno cambiare le cose, perché tutto si può cambiare forse, ma la morte è il più crudele dei destini. Un'altra persona ama ed è ricambiata, ma nessuna delle due ha il coraggio di lasciare i propri fidanzati per permettersi di vivere quest'amore e di goderne i frutti. Un'altra ancora ama una persona innamorata di un'altra, e pur di starle vicina accetta che le parli dei suoi di amori; e l'ultima della mia lista settimanale al momento è costretta a fare l'amante, in un tira e molla che dura da un anno. Ciò che accomuna tutti questi amori è l'incapacità di lasciarli andare, perché anche nella sofferenza preferiamo sempre tenerci stretto un sentimento così bello piuttosto che privarcene, e questo la dice lunga su quanto sia forte in noi il desiderio di amare qualcuno. Perché se fosse solo il desiderio di essere amati, una volta appurato che non è possibile un qualcosa dentro ci farebbe abbandonare questo sentimento. Invece no, ci aggrappiamo proprio alla sensazione di amare qualcun'altro, e questo credo sia stupendo, al di là di ogni follia sottostante e di ogni irrazionalità. Altro tratto comune è la sensazione di "perfezione" che accompagna queste storie. Ognuna afferma di aver provato, o di provare, con questa persona quella cosa che rende tutto al posto giusto, tutto esattamente come deve essere, la ricetta perfetta. Eppure tutte soffrono, e nella sofferenza provano un sentimento supremo. Chissà se per qualcuna di queste persone arriverà qualcun'altro a regalare quella perfezione, anche diversa ma ugualmente forte, penetrante, avvolgente? O se una volta provata una tale emozione essa sia l'unica disponibile... una sola chance per vivere la perfezione, perso quel treno gli altri saranno solo belle storie, bei momenti, con una goccia di rimpianto per "il vero amore"? Seguirò le storie da vicino, e nei prossimi anni magari vi saprò dire come si sono evolute, o radicate.
In queste settimane mi sembra di vivere all'interno di un "manuale degli amori impossibili". Non faccio che conoscere persone che amano follemente e non possono vivere il loro amore. Io, vabbè, lasciamo perdere, oramai ci sto mettendo una pietra sopra e questa pietra inizia a trasportare a fondo i sentimenti. Poi c'è chi ha amato come mai in vita sua, l'amore "perfetto", e l'amore l'ha perso per sempre, e credo sia la condizione peggiore che possa esistere, perché toglie anche quella fiammella di speranza di poter un giorno cambiare le cose, perché tutto si può cambiare forse, ma la morte è il più crudele dei destini. Un'altra persona ama ed è ricambiata, ma nessuna delle due ha il coraggio di lasciare i propri fidanzati per permettersi di vivere quest'amore e di goderne i frutti. Un'altra ancora ama una persona innamorata di un'altra, e pur di starle vicina accetta che le parli dei suoi di amori; e l'ultima della mia lista settimanale al momento è costretta a fare l'amante, in un tira e molla che dura da un anno. Ciò che accomuna tutti questi amori è l'incapacità di lasciarli andare, perché anche nella sofferenza preferiamo sempre tenerci stretto un sentimento così bello piuttosto che privarcene, e questo la dice lunga su quanto sia forte in noi il desiderio di amare qualcuno. Perché se fosse solo il desiderio di essere amati, una volta appurato che non è possibile un qualcosa dentro ci farebbe abbandonare questo sentimento. Invece no, ci aggrappiamo proprio alla sensazione di amare qualcun'altro, e questo credo sia stupendo, al di là di ogni follia sottostante e di ogni irrazionalità. Altro tratto comune è la sensazione di "perfezione" che accompagna queste storie. Ognuna afferma di aver provato, o di provare, con questa persona quella cosa che rende tutto al posto giusto, tutto esattamente come deve essere, la ricetta perfetta. Eppure tutte soffrono, e nella sofferenza provano un sentimento supremo. Chissà se per qualcuna di queste persone arriverà qualcun'altro a regalare quella perfezione, anche diversa ma ugualmente forte, penetrante, avvolgente? O se una volta provata una tale emozione essa sia l'unica disponibile... una sola chance per vivere la perfezione, perso quel treno gli altri saranno solo belle storie, bei momenti, con una goccia di rimpianto per "il vero amore"? Seguirò le storie da vicino, e nei prossimi anni magari vi saprò dire come si sono evolute, o radicate.