Dopo lungo cercare, la leggendaria sezione Food del sito della BBC mi ha fornito la risposta con una magnifica ricetta indiana che unisce cucuzza butternut - ovvero quella a forma di violino dalla buccia beige, reperibile adesso alquanto comunemente e che io ho prescelto perché meno dolce - a una valanga di spezie amatissime dal mio compagno di casa e di vita. Peccato che per gustare sì bella scoperta Tania e il di lei marito dovranno attendere fino a data da destinarsi: il mio tapino amato bene, come sempre gli capita in occasione di ponti e vacanze, ha ben pensato di ammalarsi, e tanti saluti al weekend campagnolo - nonché agli gnocchi di zucca con ragù di salsiccia che Tania progettava di associare alla mia zuppotta, ma è meglio che non ci pensi troppo o soccombo alla mestizia.
Chi comunque volesse cogliere l'occasione festiva (che io personalmente non condivido granché, ma che non condanno manco giacché i bambini pare si divertano un mondo a fare dolcetto o scherzetto) per fare un piatto autunnale davvero ottimo e anche un po' inusuale per i palati italici, il che garantirà figurone in caso si abbiano a tavola quegli odiosi ospiti fintamente alternativi che di alternativo non hanno un bel nulla, potrà seguire le istruzioni poco oltre. Vi sono un po' di differenze rispetto alla ricetta originale di BBC Food perché se avessi dovuto procurarmi tutte le spezie prescritte sarei uscita di senno ben prima di mettermi ai fornelli, ma il risultato è stato comunque notevole: e sono certa che lo sarà anche se chi si cimenta non ha la fortunaccia di avere a dieci minuti a piedi il negozietto indiano, e pertanto ne userà ancora di meno. Ma bando alle ciance e procediamo con ordine.
Ingredienti:
un mezzo chilo di zucca butternut (o di qualsivoglia genere) già pulita e tagliata a tocchi grossetti
due etti di ceci già lessati (se usate quelli in scatola passateli sotto il rubinetto prima dell'uso)
una bella cipolla bianca o dorata
tre cucchiai d'olio
un peperoncino secco (se grandicello, sennò mezzo cucchiaio di quelli piccoli)
un pezzo di zenzero fresco grosso quanto un pollice
un cucchiaio raso di curcuma
idem di cumino in polvere
altrettanto di garam masala (che è un misto in polvere di spezie varie, in genere cardamomo, pepe, cumino, foglie di alloro, chiodi di garofano e altre cosucce profumate: se non la trovate, fate un misto di pepe e di chiodi di garofano sbriciolati per un totale di un cucchiaino)
200 ml di acqua bollente
Preparazione:
lo so che mi state odiando perché avete appena finito di pulire la zucca butternut e avete litigato con la buccia che era insospettatamente tosta, i semini malefici e i filamenti che vi si appiccicavano alle manine. Tranquilli, che da qui è tutta in discesa. E per iniziare la discesa fate scaldare i tre cucchiai d'olio in capace pentola antiaderente con il peperoncino secco, ovviamente a fuoco molto basso. Quando sfrigola, giù la cipolla ben tritata, e fatela imbiondire coprendo il tegame con un coperchio di vetro, così essa si sfalda delicatamente con il suo stesso vapore. Quindi aggiungete curcuma, cumino e zenzero grattugiato, mescolate bene con il cucchiaio di legno e lasciate cuocere sempre a fuoco lento per un paio di minuti.
Adesso è il momento di aggiungere la zucca che vi è costata tanta fatica pulire e insieme a lei pure l'acqua che avrete scaldato a parte in un pentolino. Rimettete il coperchio di vetro e lasciate andare la cottura, sempre a fuoco basso. Quando sentite che riuscite a infilzarla con la forchetta ma che offre ancora resistenza, indice di cottura a metà, aggiungete i ceci e il garam masala (o il trito di chiodi di garofano e pepe), date una bella mescolata, ricoprite con il coperchio di vetro e attendete facendovi amenamente i fatti vostri - la cottura a fuoco lento è bella proprio perché non costringe a sorvegliare ogni due per tre - che passi un'altra decina di minuti, quindi assaggiate per verificare che sia tutto ok e se così è spegnete il fuoco, versate in capace scodella e portate in tavola.
Voi portate in tavola. Io vado ai fornelli. A preparare un teuzzo di zenzero buono buono al mio amato bene sfortunino, così il malanno se vuole il cielo gli passa prima. Ma la ricetta di questa gagliarda tisana ve la darò in un'altra occasione.
Buon Halloween, o Ognissanti, o quel che più vi garba. Che i piccini si divertano, e i più grandi ricordino, certamente con dolcezza, che gli spiriti di coloro che ci hanno lasciato e che secondo la tradizione tornano fra noi solo una volta l'anno, per fortuna sono con noi sempre.