(Timisoara, Romania, 1942) Ognuno vive due vite alla volta, o tre o anche quattro, noi nasciamo, Signore, così giovani, che fra mille vite possibili non si può pretendere che sappiamo sceglierne una. Gli animali di una vita braccano gli animali delle altre, i pesci della vita più grande divorano i pesci della vita più piccola, i rami degli alberi nemici si seccano sui bordi, il sole della quarta vita oscura il sole della terza, il sole della seconda, il sole della prima. Discordi, una con l’altra si annullano le vite – E, ancora indecisi, e immaturi, moriamo.
(Timisoara, Romania, 1942) Ognuno vive due vite alla volta, o tre o anche quattro, noi nasciamo, Signore, così giovani, che fra mille vite possibili non si può pretendere che sappiamo sceglierne una. Gli animali di una vita braccano gli animali delle altre, i pesci della vita più grande divorano i pesci della vita più piccola, i rami degli alberi nemici si seccano sui bordi, il sole della quarta vita oscura il sole della terza, il sole della seconda, il sole della prima. Discordi, una con l’altra si annullano le vite – E, ancora indecisi, e immaturi, moriamo.