Analisi dello stato dei pagamenti commerciali

Da B2corporate @b2corporate
Qual è lo stato dei pagamenti delle imprese?.  Qui di seguito andiamo a riepilogare i punti salienti di quanto emerso da risultati dello studio stato aggiornato a fine dicembre 2013 e realizzato da CRIBIS D&B, la società del Gruppo CRIF specializzata nelle business information che ha analizzato i comportamenti di pagamento di ventidue paesi negli ultimi anni, anche in relazione alle dimensioni aziendali e ai principali gruppi merceologici.
L'imprese italiane sono sopra la media europea come puntualità per il 38,9%
Le imprese italiane con il 38,9% di pagamenti puntuali nei confronti dei fornitori, seppur di poco, mostra una performance migliore della media europea, pari al 38%.  Detto questo, a fine 2013 i comportamenti di pagamento dei Paesi europei mostrano una certa eterogeneità.
Le imprese danesi sono le più puntuali
In fatto di puntualità le imprese della Danimarca si confermano al primo posto con ben l’87,6% di pagamenti alla scadenza. Seguono nelle prime posizioni la Germania con il 75,3% e a sorpresa la Turchia con il 54,6% di imprenditori che rispettano i termini contrattuali nel saldo delle fatture ai fornitori.
Imprese virtuose
Belgio, Spagna, Slovenia, Italia e Finlandia mostrano percentuali di imprese virtuose superiori alla media europea (38% di pagamenti alla scadenza, 16% oltre il mese di ritardo) con concentrazioni che oscillano fra il 38,1% della Finlandia e il 46,6% del Belgio. Per quanto riguarda il nostro Paese il 38,9% delle imprese rispetta i termini prestabiliti ma ben il 15,7% paga con un ritardo superiore ai 30 giorni. Un dato, quello relativo ai ritardi gravi che posiziona l’Italia nelle ultime posizioni del ranking, per essere precisi al terzultimo posto prima di Polonia (16%) e Portogallo (25,5%).
Portogallo fanalino di coda. Dietro la lavagna anche il Regno Unito e la Polonia
Per quanto riguarda le nazioni europee più in difficoltà nella puntualità nel saldo dei debiti con i fornitori il Portogallo si piazza decisamente all’ultimo posto, manifestando le difficoltà delle sue imprese, virtuose solo nel 16,5% dei casi (a fronte di una percentuale del 25,5% di ritardi gravi). Ben 21,6 punti percentuali in meno dell’Italia, che certo non brilla a livello europeo per la sua puntualità.
Nella speciale classifica dei cattivi pagatori al secondo posto si piazza il Regno Unito, con solo il 28,7% di imprese virtuose, seguito dalla Polonia con il 30,5%.
I Bravi Pagatori dove hanno sede?
Oltre alla Danimarca (87,6%), alla Germania (75,3%) e alla Turchia (54,6%) bene anche Ungheria (51,4%) e Olanda (49%).
Analisi stato dei pagamenti per settore
A livello settoriale in Europa l’agricoltura, foreste, caccia e pesca è il comparto più puntuale con ben il 47% di pagamenti regolari. Seguono i servizi vari (39,6%) e l’edilizia con il 39,9%. Per quanto riguarda invece i ritardatari si distingue in negativo il settore del commercio al dettaglio (16,3%), seguito dai servizi finanziari (10,3%) e industria (10,1%).
Qual è la situazione delle imprese Italiane? Quali scenari futuribili?
Secondo Marco Preti, amministratore delegato di CRIBIS D&B, “Il confronto con i dati internazionali mostra per l’Italia uno scenario nuovo. I ritardi di pagamento e in generale la rischiosità delle imprese si assestano oggi su un nuovo livello, più alto rispetto al passato. Ad esempio a marzo 2014 solo il 38% delle imprese italiane ha pagato alla scadenza le fatture ai propri fornitori, con un calo di 8 punti percentuali rispetto all’anno precedente. Inoltre, per tutto il 2013 si è registrata una crescita dei ritardi gravi che hanno raggiunto il 16% nell’ultima parte dell’anno. E’ difficile prevedere se questo trend resterà stabile nei prossimi mesi o se peggiorerà ancora; sicuramente è difficile ipotizzare una riduzione dei ritardi nei pagamenti e del livello medio di rischiosità commerciale del tessuto aziendale italiano. A livello europeo si distinguono i paesi  la Germania e la Danimarca con percentuali di pagamenti alla scadenza superiori al 75%”.
Quali sono gli scenari fuori Europa?
Le realtà extra-europee prese in esame nell’edizione 2014 dello Studio Pagamenti di Cribis D&B sono sei: Stati Uniti, Canada, Messico, Cina, Hong Kong e Taiwan.
Le performance di Taiwan e del Messico si confermano positive con percentuali di pagamento puntuale pari, rispettivamente, al 74,5% ed al 56,9%.
Lo scenario del Nord America resta piuttosto stabile: il 53,4% delle imprese statunitensi ed il 43,9% di quelle canadesi rispettano i termini concordati. Inoltre oltre il 5% delle imprese statunitensi paga con un ritardo superiore ai 90 giorni.
A sorpresa la Cina e Hong Kong si collocano agli ultimi posti del ranking extra-europeo del pagamento puntuale con concentrazioni rispettivamente pari al 33,3% e 31,7%.
Analisi delle perfomance della Cina
Entrando nel dettaglio delle performance della Cina, una delle economia in maggiore crescita a livello mondiale, il 51,1% salda entro un mese, il 5,7% tra i 60 e i 90 giorni, il 2,8% tra i 60 e i 90 giorni. Ben il 7,1% oltre i 90 giorni, una media decisamente più critica rispetto a quella degli altri paesi extra-europei presi in esame.

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