E’ importante, quindi, porsi la domanda:
A questa domanda l’analista deve saper valutare in anticipo gli effetti della politica espansiva e fornire una risposta precisa, in quanto considerati i margini di autofinanziamento dell’impresa, esistono dei limiti oltre i quali lo sviluppo può comportare una tensione eccessiva sull’equilibrio finanziario.
Una strategia di sviluppo dell’impresa può essere rivolta ai seguenti obiettivi:
• aumentare quota e leadership di mercato;
• internazionalizzazione, con penetrazione di nuovi mercati;
• cogliere l’importanza ed i vantaggi di un aumento dimensionale;
• sfruttare nuovi prodotti o servizi (time to market).
E' condizionata da:
Fattori ambientali e di mercato quali:
• l’andamento della domanda aggregata;
• le dinamiche del settore di riferimento;
• il comportamento dei diretti concorrenti;
Fattori interni o endogeni quali:
• caratteristiche dell’assetto proprietario della società;
• grado di autofinanziamento;
• accessibilità al mercato finanziario ed eventuali vincoli.
Perciò applicando i modelli dello sviluppo finanziariamente sostenibile è possibile rispondere efficacemente alle seguenti istanze:
1. L’autofinanziamento è in grado di supportare adeguatamente il fabbisogno finanziario indotto dalla crescita?
2. L’impresa deve fare ricorso al mercato finanziario e aumentare il livello d’indebitamento?
3. Quale limite si pone all’incremento del debito (finanziamento delle attività correnti e relativo costo)?
4. Si rende necessario un aumento dei mezzi propri? In caso affermativo gli attuali azionisti sono in grado di farvi fronte oppure bisogna aumentare la compagine azionaria attirando nuovo capitale di rischio?
I modelli applicati al concetto di sviluppo sostenibile sono di duplice derivazione: economica o reddituale e finanziaria.
Per appfronfondimenti sul tema vi suggeriamo di leggere il libro intitolato: " La Pianificazione Finanziaria" a cura di Maurizio Nizzola, una guida ricca di spunti, teoria e casi pratici per organizzare al meglio le finanze dell'azienda.