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Analisi Economico-Finanziaria delle società di calcio in Italia

Creato il 17 settembre 2014 da Tifoso Bilanciato @TifBilanciato

Pubblichiamo con piacere la Tesi di Filippo Mori, che ha conseguito la Laurea Triennale presso l'Università degli Studi di Pisa nella sessione 2012/13. Filippo, che ringraziamo, ci ha mandato sia la presentazione in Powerpoint, sia la Tesi di Laurea completa: trovate ambedue i documenti in fondo al post, consultabili e scaricabili.

 

 

L’argomento oggetto di questa tesi riguarda lo sport più seguito del mondo, quello che unisce persone più facoltose che ambiscono ad investire in questa industria con persone meno abbienti che al massimo possono fare sacrifici per vedere giocare la propria squadra in casa o seguirla in trasferta: questo sport è il calcio.

L’analisi che farò sarà di tipo economico-finanziario e sarà relativa alla stagione 2011/2012, i bilanci risalgono infatti all’anno 2012; focalizzerò l’attenzione prima da un punto di vista macroeconomico, quindi andrò a vedere come si presenta la situazione delle squadre facenti parte delle cinque più importanti leghe estere europee e poi andrò nella parte microeconomica riferendomi al campionato italiano ed alle 10 squadre più importanti che ne fanno parte.

Ho diviso le squadre in 3 fasce diverse, nella prima fascia troviamo le cosiddette 3 “grandi”: Inter, Milan, Juventus, con l’aggiunta del Napoli, non si poteva infatti lasciare fuori la squadra partenopea, che negli ultimi anni ha lottato sempre per il vertice della classifica al pari delle altre 3 suddette calcando anche i campi delle coppe europee.

In seconda fascia troviamo invece le squadre solitamente dette “mine vaganti”, ovvero quelle squadre che, durante l’arco di una stagione, possono sorprendere facendo prestazioni al di sopra o al di sotto delle aspettative , è il caso appunto di Roma, Lazio e Fiorentina.

Nella terza ed ultima fascia troviamo invece le squadre che solitamente hanno come obiettivo stagionale la lotta per la “salvezza”, per non retrocedere nella Serie B, nella serie cadetta, queste squadre sono: Udinese, Parma e Genoa, come vedremo dalla nostra analisi troveremo squadre come l’Udinese che alla fine della stagione si qualificano ai preliminari di Champions League con un bilancio nettamente inferiore a squadre come ad esempio l’F.C. Internazionale che si qualifica ai preliminari di Europa League, oppure squadre come la Roma che, pur avendo un bilancio con numeri al pari delle 4 “grandi” si deve accontentare di una posizione di metà classifica; come si è soliti dire è il bello di questo sport.

La Tesi comprende l’analisi per ogni gruppo di squadre del valore della rosa e del rapporto tra mezzi propri/indebitamento finanziario, per poi passare alla parte economica e quindi a vedere la composizione dei costi e dei ricavi e quanto incidono sul bilancio delle squadre sopra dette.

Saranno fatti dei riferimenti al Fair Play Finanziario nella parte economica ma anche in quella patrimoniale, le regole infatti imposte dall’UEFA obbligano le squadre ad avere un patrimonio netto positivo, un indebitamento bancario ridotto al minimo ed una percentuale di incidenza dei costi del personale sui ricavi delle società non superiore al 70%.

Saranno analizzati nello specifico l’incidenza dei costi del personale sul totale dei costi della produzione e, come detto prima, sul totale dei ricavi ed inoltre troverà spazio un’altra voce importante riguardante l’incidenza del costo del cartellino dei giocatori ovvero l’ammortamento delle immobilizzazioni immateriali sul totale dei ricavi.

 

 

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