Analisi finanziaria ed economica per PMI

Da B2corporate @b2corporate
L’analista finanziario deve essere in grado di combinare adeguatamente abilità, esperienza e strumenti tali da consentirgli di valutare con rapidità e precisione le performance dell’impresa e il livello di equilibrio economico e finanziario conseguenti.
Riferendoci agli strumenti in particolare, abbiamo differenti opportunità che possono condurre ad un’analisi corretta per quanto riguarda i risultati e, soprattutto, in tempi rapidi.
Aspetto quest’ultimo fondamentale, in quanto l’analisi deve supportare le decisioni tattiche e strategiche da attuare velocemente in azienda e consentire a quest’ultima di per poter competere adeguatamente sul mercato.
E’ molto difficile, se non impossibile, spingere il lavoro di analisi in tutti gli ambiti di lavoro aziendali, valutandone conseguentemente gli aspetti e le ricadute possibili. Per meglio puntualizzare questo aspetto ci possiamo servire di un gioco di parole quale: “il lavoro di analisi deve essere il più possibile sintetico, lasciando aperte tutte le necessità di approfondimento di contenuti che si ritengono strategici e di particolare importanza”.
Questo breve studio ha lo scopo di fornire indicazioni riguardo ad un modello che abbia tali requisiti. Partendo da questa premessa, il più tradizionale e pur sempre valido percorso per mettere a fuoco un giudizio affidabile e completo sullo stato di salute di un’impresa è quello di affidarsi ad uno degli strumenti di composizione degli indici di bilancio. Individuando un buon sistema di raccordo degli indicatori è possibile apprezzare rapidamente l’andamento dell’impresa.
Se vuoi approfondire il tema proposto, scarica gratuitamente l'articolo completo dal titolo "Analisi finanziaria – Diagrammi Dupont ed Economic Profit" a cura di Maurizio Nizzola, Easy Share Finance S.r.l, società di consulenza in Finanza aziendale e formazione. Nell'articolo oltre troverai tematiche focalizzate intorno al concetto del ROE, spiegazione del modello Dupont e suoi obiettivi. L'articolo prosegue poi con un caso pratico e applicazione del modello, partendo dalla riclassificazione dei bilanci consolidati del GRUPPO AMPLIFON riportati sul sito web della società:Bilancio consolidato e bilancio d’esercizio al  31.12.2011.

Infine l'articolo descrive il Diagramma del profitto economico focalizzandosi sui sueguenti dirver di riferimento:
•    Economic Profit: è il valore prodotto dalla gestione e derivante dalla differenza tra Nopat e Capital Charge e si può esprimere con il concetto di EVA (Economic Value Added). L’Economic Value Added si fonda sull’assunto per cui un’azienda crea valore laddove i profitti sono superiori al costo complessivo delle fonti di finanziamento. La misura del valore generato o distruttoannualmente dall’azienda è data dal profitto operativo al netto delle imposte, (NOPAT),dedotto un costo figurativo rappresentante la remunerazione del capitale investito.
•    NOPAT: è l’acronimo di “net operating profit after taxes”, ossia il risultato operativo (EBIT) al netto d’imposte.
•    Capital charge: indica il costo del capitale impiegato a produrre il NOPAT. Per capitale impiegato s’intende il capitale investito all’inizio dell’esercizio (immobilizzazioni materiali e immateriali nette + immobilizzi finanziari + posizione finanziaria verso il gruppo + capitale circolante netto). Il costo deriva dal rapporto Capitale investito x WACC.
•    WACC: è l’acronimo di Weighted Average Capital Cost, il termine indica il costo medio ponderato % del capitale investito. Le fonti finanziarie considerate sono due:
i mezzi propri;
i debiti finanziari (posizione finanziaria netta);
Fai click qui per scaricare l'articolo completo


Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :