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Analisi Mercato Mobile: Market Share, Trend, Investimenti

Da Investireoggisicuro

Analisi Mercato Mobile: Market Share, Trend, Investimenti

... basa il proprio successo prevalentemente sul marketing, sulla vendita di prodotti fashion e cool, su prodotti NUOVI, in quantonon ha un vero e proprio portfolio di brevetti od invenzioni che può offrire in licenza. Anche la tanto bistrattata Intel è in una posizione migliore sul medio-lungo periodo.E' sì in difficoltà nel mercato mobile, a causa dei SoC ARM, ma possiede molto altro: le più moderne fonderie al mondo, brevetti su tecnologie di produzione e su software, detiene i brevetti sull'architettura x86, utilizzata nel mondo industriale ed embedded ed è il primo produttore al mondo di CPU x86. Nel caso andasse male l'avventura nei chip mobile potrebbe aprire le proprie fonderie alle aziende Fabless, come pronosticato da molti, portandole in cassa miliardi di dollari.

Gli stessi brevetti Apple sono fragili come un bicchiere di cristallo. Recentemente il brevetto Apple sullo “Slide-to-Unlock è stato invalidato. E' stata Micron Technologies la prima ad inventarlo nel 2000. Questa situazione potrebbe creare non pochi grattacapi a Cupertino, in quanto tale brevetto è stato una delle armi che le ha permesso di vincere in molti processi, ad esempio contro Motorola. In molti credono che potrebbero partire contro causa milionarie, se non miliardarie di risarcimento.

Non possedendo neppure gli impianti produttivi, Apple si trova costretta a trattare con soggetti terzi per tutta la filiera produttiva, a parte lo studio ingegneristico: dalla scelta della componentistica all'assemblaggio per finire con la distribuzione. Tutto avviene grazie ad aziende esterne. Le guerre sui brevetti con Samsung stanno costringendo Apple a dover rinunciare all'unica fonderia in grado di produrre SoC (i processori di smartphone tablet) nel numero richiesto: proprio l'arcirivale SamsungNei mesi scorsi si sono fatti i nomi di TSMC e GlobalFoundries per sostituirla, ma almeno per un altro anno Apple probabilmente dovrà rivolgersi ancora alla casa coreana, la quale potrebbe non avere remore ad aumentare un poco i prezzi di fornitura, con conseguente diminuzione dei già citati utili.

Come se le cose non andassero abbastanza male, anche le fabbriche della Foxconn stanno riservando molte sorprese. Dopo i numerosi suicidi, a causa delle gravose situazioni lavorative, gli operai hanno finalmente la possibilità di associarsi in sindacati. Addio alle paghe misere, e quindi ai costi di assemblaggio praticamente nulli. Il costo della manodopera per assemblare un iPhone o un iPad si alzerà vertiginosamente. Non è un caso che Apple stia pensando di spostare, almeno in parte, la produzione nella mai tramontata Taiwan. Altri fornitori stanno rialzando la testa, ed anche le compagnie telefoniche statunitensi stanno pensando di vendere a prezzo intero gli iPhone, in tre comode rate.

Sempre in Cina i prodotti Apple non stanno avendo quel mordente caratteristico che si ha nei mercati occidentali.  Come i cugini giapponesi, anche i cinesi sono piuttosto campanilisti. Lenovo, ZTE e Huawei stanno scalando le classifiche di vendita. Grazie al quasi monopolio che possiedono sul mercato cinese queste tre case sono arrivate ad occupare la 3°, 4° e 5° posizione nel mercato mondiale di smartphone come Market Share, superando le ex-capofila Nokia, Motorola e RIM. Poiché il mercato cinese è ancora abbastanza acerbo, ed ha margini di crescita incredibili, può Apple oggi basarsi solo sul mercato occidentale, ormai saturo, per la propria sopravvivenza?

In ultimo, poiché gli utili ormai si fanno principalmente grazie ad oggetti cool, come smartphone e tablet, Apple sta pian piano abbandonando il settore che l'ha resa famosa, oltre che un marchio di garanzia, quello Pro, dei professionisti. Una volta si diceva che Apple era la marca preferita da fotografi, musicisti e studio video, ma è ancora così? Attualmente il parco software professionale di Apple si sta assottigliando sempre più, ed anche i prodotti destinati al mercato professionale, come i Mac Pro, sono aggiornati sempre più di rado. Molti professionisti, l'ex zoccolo duro di Apple, stanno passando a prodotti basati su Windows. Nel caso Apple dovesse subire una ridimensionata nei mercati smartphone e tablet, ci sarà ancora qualcuno a puntare sui prodotti della mela? Esisterà ancora quello zoccolo duro? Cambiare smartphone o tablet è molto più semplice che cambiare un'intera piattaforma di lavoro. RIM ne sa qualcosa.

Alla luce di questi avvenimenti non deve sorprendereil gelo che sta attanagliando il titolo Apple. In questi giorni si sta leggermente rialzando, e nel sito del Nasdaq è segnalato come consigliato, ma non è detto che possa tornare ai livelli di fine 2012, sui 650 dollari. Potrà farlo solo se presenterà un nuovo prodotto in grado di far gridare all'utenza “WOW!”, ma poiché è tradizione di Apple non mostrare nulla fino al giorno della presentazione, ancora non possiamo sapere se questo prodotto esiste o meno. Per come è ora la situazione il titolo Apple non sarà in grado di regalare molte soddisfazioni all'investitore, rimanendo pressoché stazionario. Sorprese permettendo (anche in negativo).


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