Nuova rubrica per Tuttomercatointer, che cerchera’ di allargare i propri orizzonti con analisi piu’ approfondite su quello che il campo dice. La rubrica prende il nome ”Analizzando”, proprio perche’ si cerchera’ di analizzare nel dettaglio alcuni aspetti della gara appena giocata.
Ieri dopo la sconfitta contro la Fiorentina, e’ saltata ogli di tutti subito una cosa, ossia che l’Inter e’ cambiata con l’ingresso di Shaqiri e Palacio al posto degli spenti Podolski e Kovacic, un cambio di passo che ha fatto creare negli istanti della gara almeno 3 occasioni limpide agli uomini di Roberto Mancini. A cosa e’ dovuto questo cambiamento? Mateo Kovacic cosi come lo stesso Podolski sono sempre stati acclamati dai tifosi interisti, che oggi dopo una sconfitta che brucia molto probabilmente convergono in opinioni diverse.
Partiamo dal tedesco, e’ fuori forma e questo era immaginabile vista lo scarso utilizzo all’Arsenal, ma soprattuto viene in mente che non era quello che serviva, ossia un giocatore pronto fisicamente come ad esempio lo e’ stato per la Fiorentina, Salah, accostato all’Inter la scorsa estate e lo scorso gennaio. Questo non vuol dire che il campione del mondo di Brasile 2014 sia un bidone, ma che sicuramente avra’ bisogno di piu’ tempo, cosa che all’Inter oggi non puo’ avere per svariati motivi, ossia quella che a Mancini ora servono i risultati immediati per poter rilanciare i neroazzurri dopo anni di sofferenza.
Per il giovane talento di Mateo Kovacic il discorso e’ diverso, ossia lui non e’ pronto per l’eta’ questo e’ quello che dice Mancini, che fa eco a quello che diceva lo stesso Mazzarri il giorno del suo arrivo, ossia ancora non e’ pronto per prendere l’Inter per mano e caricarsela sulle spalle, questo anche per una questione di personalita‘. Con lui e lui stesso devono solo aver pazienza perche’ le qualita’ uniche che possiede non ne mettono in ombra il fatto che rappresenti un futuro che sara’ roseo e pieno di soddisfazioni e che lo vedono al centro progetto della societa’ stessa.
L’analisi che e’ oggi per ritornare in alto ci vuole tempo e pazienza, cosa che tifosi e societa’ forse non hanno del tutto dopo le ultime stagioni, ma che per ritornarci servono giocatori pronti e che hanno gia’ vinto e che contano nel loro palmares quella personalita‘ e quella mentalita‘ vincente, che ad oggi nella rosa interista scarseggia.