Come preannunciato, questo blog vivrà alcuni cambiamenti importanti. Nell'ultimo post, vi dicevo che così come l'avete conosciuto, non esisterà più.
Infatti, si comincia con nuove avventure. Anzi in questo caso: si prosegue!
Sono felice di ospitare dunque oggi, come è già accaduto altre volte, un amico, Antonio Benforte.
I temi che Antonio tratta per Tazzina-di-caffè sono molto importanti per me, e sono felice di poter dare spazio alle sue recensioni di volta in volta preziose.
Consiglio anche di visitare Econote.it dove parallelamente appaiono alcuni post sui temi della decrescita raccontati dal mio parziale, ma spero leggero e inedito punto di vista.
Ma restate connessi, perché presto saprete di più dei progetti di Antonio e ve li racconterò su questo blog, insieme alle altre news.
E voi come va? Che mi dite di bello?
Ecco la recensione di oggi.
(E mi raccomando, bevete sempre tanta #AcquaNaturale...)
Grazie Antonio!
L’idea alla base di questo libro è che se sai, e se ti informi, puoi agire. Puoi essere d’accordo o meno, più o meno catastrofista, puoi fregartene del buco nell’ozono, ma se conosci l’ambiente, e conosci gli uomini, puoi capire dove sta andando questo malandato pianeta.C’è Oliviero Beha, che nell’introduzione permette di focalizzare bene il tema:
“Questo essenziale manualetto ci ridefinisce un quadro che può essere fatto immediatamente nostro solo grazie a un robusto infuso di consapevolezza”, dice chiarendo di cosa si andrà a parlare.
“Guardandoci attorno, mi sembra un aggiornamento energico, necessario, indispensabile.”
E allora iniziamo ad avercela, questa consapevolezza, leggendo il libro della casa editrice Dissensiscritto da Sonia Toni che offre utili spunti per orientarci in questa materia. Lo fa, ad esempio, segnalandoci che la temperatura del Pianeta sta salendo inesorabilmente, arrecando sconquassi e cataclismi di ogni genere. I dati sono chiari: Si sta innalzando in livello dei mari(17 cm nell’ultimo secolo); aumentano le temperature sulla terra (il riscaldamento globale è iniziato nel 1880, ma gli anni più caldi partono dal 1981); sebbene l'attività solare, negli anni 2007-2009, sia stata più bassa, la temperatura della superficie del Pianeta continua a crescere; gli oceani hanno assorbito un'enorme quantità di questo calore in continua crescita; Lo spessore dei ghiacci si riduce, soprattutto quelli dell’Artide, e si assiste al ritiro dei ghiacciai di tutto il mondo: Alpi, Himalaya, Ande, Montagne Rocciose, Alaska, Africa; ancora, sono aumentate le temperature record e anche i fenomeni piovosi: sia per numero che per intensità; infine, l'acidità della superficie degli oceani è cresciuta del 30%. Questo incremento è dovuto all'emissione di gas serra in atmosfera.
Insomma, c’è poco da star sereni. Lo sappiamo bene, impossibile ormai nascondersi dietro a un dito, il gas maggiormente responsabile del riscaldamento globale è l'anidride carbonica. Oltre a questo, abbiamo il gas metano prodotto dalle discariche e dall'apparato digerente degli animali da allevamento. Sonia Toni, tra i tanti utili dati che ci offre nel libro, non manca di segnalare quelli relativi ai 10 siti più inquinati del mondo, soprattutto in Russia, Africa e Cina.
L’inversione di tendenza, oltre che auspicabile, è necessaria per il bene del pianeta. Come sottolinea l’autrice, “La natura ha sempre fatto molto più del suo dovere con noi umani; ci ha sempre amati, ma se questo amore continuerà ad essere tradito, allora la natura si ribellerà e per l'uomo sarà un gran brutto momento, forse il più brutto della sua storia terrena. Siamo circondati dai segnali che la nostra biosfera ci manda continuamente, come per avvertirci che, se vogliamo, abbiamo ancora tempo per migliorare la situazione, non è troppo tardi, ce la possiamo fare, ma dobbiamo volerlo; fortemente e con grande tenacia e, soprattutto, dobbiamo cominciare da noi stessi.”
E la cosa più interessante è che il libro non si limita ad ammonire, ma segnala anche soluzioni. Una panoramica sull’acqua, e sulla sua progressiva scarsità, e dall’altro canto sugli sprechi di cibo – e sul suo impatto ambientale – servono a dare un quadro più completo dell’Anatema. Per fare dei passi in avanti ed evitarlo, in conclusione del libro ci sono utili interventi per ridurre i nostri sprechi, mangiare in modo più sano, rispettare maggiormente l’ambiente con dei piccoli, ma preziosi gesti.
(Antonio Benforte)