Non avevo mai preso l’aereo, non ero mai stata a Milano, non avevo mai visto gli Anathema dal vivo. In 24 ore ho fatto tutte e tre le cose.
Il viaggio in aereo è stato breve, ma molto emozionante. Credevo di averne paura e nelle ore trascorse all’aeroporto in attesa di partire quasi mi veniva voglia di darmela a gambe. Una volta tra le nuvole, ma soprattutto quando l’aereo ha iniziato a prendere la rincorsa e decollare, sono rimasta strabiliata e adesso vorrei avere la possibilità di partire di continuo e fare voli anche più lunghi. Credevo di averne paura anche perché siamo partiti con un’ora di ritardo a causa di un problema tecnico e vi lascio immaginare come si ci possa sentire a sentir parlare di problema tecnico al primo volo.
Milano è una città sconvolgente. Ovviamente ho trascorso poco tempo e ne sono rimasta sconvolta solo in senso positivo (chiaramente anche lei sarà piena di difetti), ma mi ha sbattuto in faccia quanto la realtà che vivo quotidianamente sia ristretta e provincialotta. Mi sentivo a disagio e disorientata allo stesso tempo, un po’ fuori luogo in quelle strade immense. Non so se sia il caso di parlare delle profumerie e dei negozi che ho visitato perché sto ancora con gli occhi spalancati e scintillanti, tutto un altro mondo proprio.
E poi ci sono loro, la causa di questo viaggio che alla fine si è rivelato un’esperienza formativa: gli Anathema. Ho desiderato per anni andare ad un loro concerto, ci ero quasi riuscita due anni fa, in occasione del penultimo album (Weather System, da ascoltare tutto d’un fiato) ma dovetti rinunciare, trascorrendo questo lasso di tempo aspettando un nuovo album e un nuovo tour. Finalmente quest’anno la mia attesa è stata premiata e decidere di andare al concerto di Milano senza esitazione e è stata una delle scelte migliori che abbia mai fatto in tutta la mia vita.
Non riesco a trovare le parole per descrivere cosa ho provato, mi sono sentita onorata ad essere stata lì, a pochi metri da loro ed ammirarli in carne ed ossa.
E poi è uscito fuori anche un acquisto niente male: sono passata a dare un’occhiata al negozio &Other Stories e mi sono portata a casa un bel Face Contour Cream, giusto per avere un degno ricordo fisico di questo viaggio.
E voi conoscete gli Anathema? Spero di avervi fatto venire la curiosità di ascoltare i loro album!
A presto.
Serena.