… Eppure non l' hanno chiamata.
il sostantivo "tecnico" è in realtà un "attributo", che andrebbe di norma accompagnato, per potersi comprendere, appunto dal sostantivo cui si attribuisce: così logica vuole che il mio meccanico sia un "tecnico" del sistema Matteucci-Barsanti, come Cicciolina sia indubbiamente un "tecnico" dell' erotismo, diversa in questo dalla ginecologa di mia moglie che, pur essendo un "tecnico" della vagina, ha ad essa un diverso tipo di approccio cognitivo ed un professionalmente diverso fine escatologico ( almeno lo spero per mia moglie ).
Questo per chiarire il paradosso ( che riveste ormai TUTTI I PIANI DELLA COMUNICAZIONE, non solo quello linguistico ), col quale viene svuotata ogni intrinseca "realtà concettuale" per sostituirla con la fumosa idea del "Vuoto che Avanza", idea che fa della sua "non definizione" proprio il suo maggior punto di forza, con una tecnica che possiamo definire, facendo un raffronto storico, di "iconoclastìa luterana".