Nonostante il clamore delle recenti inchieste italiane, il calcioscommesse è un fenomeno che si è diffuso su scala globale. La UEFA ha quindi deciso un monitoraggio accurato delle partite di Euro 2012, allo scopo di garantirne la correttezza.
Pierre Cornu, consulente UEFA, “Euro 2012 non è una competizione con un alto rischio di partite truccate, anche perché sarà guardata da circa 200 milioni di persone – vale a dire 200 milioni di arbitri“. Sulla situazione del calcioscommesse ha aggiunto che “è un problema serio, ma 99,99 per cento di tutte le partite che si guardano sono pulite. Il 0,01 per cento è certamente inquietante, ma non dobbiamo esserne troppo ossessionati“.
In realtà, secondo l’analisi condotta da Swissifo.ch, l’INTERPOL stima in 300-500 miliardi di dollari il valore delle scommesse annuali sullo sport. La proliferazione del cambiamento tecnologico che consente le scommesse , offerte su tutti i tipi di eventi sportivi in tutto il mondo via Internet e telefoni cellulari, e la crescita dei mercati illegali, principalmente in Asia, ha intensificato la minaccia di tentativi di aggiustamento del risultato delle partite.
Tanto che Hervé Martin Delpierre, regista del film documentario “Sport, Mafia e corruzione”, considera l’analisi di Cornu ottimista perché il sistema di allerta precoce utilizzato dalle istituzioni calcistiche tiene sotto controllo solo i siti legali. Questo fa s’ che l’80% delle scommesse mondiali non sia in questo momento oggetto di monitoraggio perché illegali: ci sono circa 15.000 siti di gioco online e ora è possibile inserire fino a 300 diversi tipi di scommesse durante una partita fino a cinque minuti dalla fine su tutto, dal numero di calci d’angolo durante la prima metà del primo marcatore.
Stesse osservazioni fatte dallo specialista Declan Hill sul suo Blog e, più di recente, dal Procuratore della Repubblica di Bari Antonio Laudati, che in un’intervista rilasciata a France Football a fine aprile 2012 ha dichiarato:
Ci sono più soldi da guadagnare con le scommesse che con la droga“.
“C’è una riflessione da fare – dice il magistrato – il mondo del calcio non era pronto ad affrontare questo nuovo grande affare delle scommesse … il fatto di poter scommettere, durante la partita, su chi tirerà il primo corner, la prima punizione … con queste scommesse si esagera. Siamo davvero andati troppo lontano“