Bocciando di fatto l’offerta della Rai per ottenere l’esclusiva del raduno ciellino per tre anni, 250 mila euro a stagione. Una proposta che Fico giudica esosa e sospetta: «È scandaloso che si abbiano dubbi di finanziamento occulto a Cl. Se vogliamo seguire l’evento, andiamo con le troupe in modo gratuito, altrimenti sono contratti commerciali».
Quanto al canone, che il deputato del M5S dichiara di aver sempre pagato, «a fronte di 1,65 miliardi di euro che l’azienda incassa, deve garantire il servizio pubblico ai cittadini e una televisione di Stato libera e non asservita a gruppi di potere». Nel suo sfogo, Fico ha preso di mira anche i vertici di viale Mazzini, o meglio le modalità di nomina. «Dovremmo cambiare il modello di governance perché il dg Gubitosi è stato scelto con una chiamata di Monti e non con un processo trasparente? E questo vale per tutti».
Sulla privatizzazione della tv pubblica ha sostenuto che «non si può affrontare l’argomento dimenticandosi del conflitto di interessi e di antitrust».
E infine, a proposito del bollino blu che nel nuovo contratto di servizio dovrebbe contrassegnare i programmi della Rai pagati solo con il canone, il presidente Anna Maria Tarantola ha inoltrato a Fico copia della lettera dell’Ebu (associazione servizi publici europei) che manifesta preoccupazioni sul contrassegno.