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Anche gli animali d’affezione sono stati sotto tiro

Creato il 28 maggio 2012 da Speradisole

ANCHE GLI ANIMALI D’AFFEZIONE  SONO STATI SOTTO TIRO

ANCHE GLI ANIMALI D’AFFEZIONE SONO STATI SOTTO TIRO
Erano mesi, se non anni,  precisamente dal 2009, che una proposta di legge giaceva indisturbata nei cassetti alla Camera. Due deputate del Pdl Jole Santelli e Fiorella Rubino Ceccacci, l’avevano scritta e  presentata, ma non hanno mai trovato il momento giusto per discuterla.

Si tratta di mettere una tassa sugli animali d’affezione, cani e gatti.

La palese intenzione di perdere tempo in parlamento per non fare la rifoma delle legge porcellum e per rendere ancora più frustrante per tutti noi, questo periodo della nostra storia repubblicana, hanno spinto le due signore a tirare fuori dai cassetti della Camera, una proposta di legge incomprensibile, forse con la diabolica intenzione di irritare ancora di più i cittadini.

La proposta di legge, che giaceva impolverata nei cassetti,  prevede che  i Comuni  possano istituire una tariffa comunale al cui pagamento sono chiamati i proprietari di cani e gatti. Lo scopo sarebbe quello di combattere il randagismo. Un’altra tassa quindi.

A parte i tempi sbagliati, ma scelti malignamente apposta, una simile tassa fa semplicemente indignare, perché non combatte il randagismo, ma rischia di aumentarlo. Infatti,  anziché pagare un altro balzello, le persone potrebbero essere indotte ad abbandonare il proprio cane o il proprio gatto.

Molte persone anziane e sole, hanno come unica compagnia e come unico essere vivente in casa un animale d’affezione. Sono stimolati a parlare, ad uscire, a confortare e a trarre conforto da queste bestiole. Far pagare anche per questo affetto è disumano.

Un cane non fa differenza tra bello e brutto, tra vecchio e giovane, tra sinistra e destra, ama il proprio padrone con un amore incondizionato ed il padrone, spesso solo, ricambia altrettanto affettuosamente.  Per non parlare dei bambini. http://blog.focus.it/a-proposito-di-cani-e-gatti/2007/11/16/cos-la-pet-therapy/

Al governo l’idea sembra non dispiacere, almeno al sottosegretario alle Finanze Gianfranco Polillo  che in commissione  chiedeva di vedere prima una relazione tecnica. Il sottosegretario spiegherà poi su twitter che la sua era solo una battuta  e che la tassa non verrà mai applicata. Ma le polemiche sono andate avanti, tanto che il relatore Gianni Mancuso del Pdl, si è detto pronto a ritirare la proposta.

 Vedremo.

Per me è una gran fesseria. La questione è di qualche settimana fa, ma valeva la pena non tralasciare la notizia per dimostrare ancora una volta quanto un Parlamento di nominati e non eletti possa essere ingombrante, inefficiente, costoso e fuori dalla politica  vera.

Comunque vada, per il mio Leone che risponde solo se lo chiamo Ninni, sono disposta a pagare. Faccio a meno di qualcosa d’altro, ma non della sua compagnia. http://speradisole.wordpress.com/2009/11/04/il-mio-gatto-si-chiama-leone-ed-e-rosso/



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