Anche gli psicoterapeuti piangono

Da Leragazze

Oggi vi voglio stupire. Voglio mettere in crisi la convinzione molto diffusa secondo cui gli psicoterapeuti si mantengono neutrali pur dimostrando empatia con i pazienti. Invece, anche gli psicoterapeuti piangono durante le sedute!

È stato appena pubblicato su Psychotherapy uno studio realizzato su 684 psicoterapeuti statunitensi di diverso orientamento. Il 75% era costituito da donne e l’età era compresa tra i 22 e gli 85 anni.

Dall’analisi delle risposte è emerso che ben il 72% di loro aveva pianto in terapia e che il 30% di questi lo aveva fatto nell’ultimo mese.

Continuando a spulciare tra i dati, si vede che sono più inclini a lasciarsi andare i più anziani rispetto ai più giovani, gli uomini più che le donne, le quali invece ammettono più degli uomini di piangere nella vita di tutti i giorni.

Gli psicoterapeuti piangevano non perché si sentivano sopraffatti da un proprio sentimento di tristezza, ma perché si sentivano toccati (63%), per calore (33%), gratitudine (15%) e gioia (12%). Nei momenti in cui piangevano sentivano che i pazienti stavano provando emozioni negative come tristezza e impotenza. Erano mossi da una sorta di partecipazione dunque.

Purtroppo nulla ci viene detto riguardo alle reazioni dei pazienti a quelle la crime, anche se gli psicoterapeuti ritenevano o che non avessero conseguenze (53,5%) o che migliorassero la relazione col paziente (45,7%).

Gli Autori ipotizzano che il pianto ha un impatto positivo quando la relazione terapeuta-paziente è già forte, ma può minacciarne la saldezza se è ancora debole.

Non è stupefacente? E voi come reagireste se il vostro/la vostra psicoterapeuta si mettesse a piangere durante una seduta?