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Anche i grillini piangono: Elvis, pardon Mrs Bencini (la pasionaria?), has just left the building. E su Dolores Ibárruri.

Creato il 26 febbraio 2014 da Rosebudgiornalismo @RosebudGiornali

210px-Dolores002di Rina Brundu. Robe che se accadessero in una telenovela di prima serata uno sarebbe un abbonato RAI rincoglionito ma felice, seduto in prima fila in trepidante attesa del prossimo nodo di una trama la cui esegesi metterebbe a dura prova anche le indubbie capacità analitiche dell’immortale Vladimir Propp.  Dunque c’è l’eroe-antieroe, Grillo, che insieme a Casaleggio ha deciso la linea del Movimento. Poi ci sono quattro eroi-antieroi ribelli (i senatori della Repubblica Luis Alberto Orellana, Francesco Campanella, Fabrizio Bocchino e Lorenzo Battista), espulsi dal Movimento per avere osato dissentire da quella stessa linea e il cui destino ultimo è adesso appeso alle connessioni Internet della Base che come prassi voterà online. Poi c’è la cittadina-senatrice Laura Bignami che ha annunciato le dimissioni e c’é un’altra cittadina senatrice, Alessandra Bencini, che, uscendo dal Senato in lacrime avrebbe pronunciato queste lapidarie parole: “Basta. Voglio tornare a casa, così non va!”.

Scagli la prima pietra chi – scuotendosi di dosso la catarsi creata da cotanta sceneggiatura – non desiderebbe sentire adesso la voce del narratore fuori campo che, alla maniera degli speakers ansiosi di confermare la dipartita di Elvis dal luogo del concerto, annuncia: “Mrs Bencini has just left the building”. Insomma, vada signora Bencini, vada! Mi domando infatti come sia possibile che un senatore della Repubblica possa scoppiare in lacrime per uno scazzo interno al Partito; scazzo quasi senz’altro procurato, in termini semplici e machiavelliani, dalle mere dinamiche che si creano in un qualsiasi gruppo (e i grillini non fanno eccezione), quando più individui lottano senza esclusione di colpi per ottenere il favore del capo: ma che tipologia di personaggi ha portato in Parlamento l’M5S? Fatti forse di mollica di pane?

Che vista tutta la telenovela da questa prospettiva ti viene immediatamente da stare col padre-padrone, da stare con Grillo e dargli ragione quando sostiene che non esistono motivazioni ideologiche valide per il dissenso. Quando si “dissente” infatti – faccenda lodevolissima – bisogna buttare argomenti validi sul tavolo, bisogna motivare chiaramente il perché del dissenso e bisogna avere le palle per portare fino in fondo la nostra battaglia. “¡No pasarán!” diceva la grande pasionaria spagnola Dolores Ibárruri convinta com’era che era meglio morire in piedi subito piuttosto che vivere un’intera vita in ginocchio.

Tra una lacrima e l’altra le consiglio la sua biografia, signora Bencini, chissà che non possa recarLe conforto in questo momento di grande scoramento. Chissà che non possa trarre giovamento dal suo esempio di vita. E, con Lei, chissà che non possa trarne giovamento la Repubblica che rappresenta!

Featured image Dolores Ibárruri

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YouTube Link a Frank Zappa: “Elvis has just left the building”.


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