Nel 2015 la "crescita" del PIL(U) italopiteco già a livelli da 0,x
(al netto del marketing...) "si riduce" ancor più a livelli da 0,x....
Ma #statesereni che le chiacchiere dei gufi stanno a zero no?...
Per mettere NELLA GIUSTA PROSPETTIVA la micro-ripresa
vedi il mio post e relativi GRAFICI esplicativi: Renzi #staisereno...che con una massa di Italopitechi hai gioco facile. Intanto là fuori...nel Mondo...
Del resto nella neo-lingua di FallitaGlia
ormai "Gufo"
sta semplicemente per
"realista non allineato al marketing ufficiale"...
Ma non scaricatevi la coscienza come al solito
ovvero
non sfogatevi solo su Renzi come facevate con quello prima e come farete con quello dopo...
Troppo comodo! (soprattutto via facebook...)
Che la colpa è soprattutto vostra che siete un 95% di Italopitechi Irrealistici che vivono in un'altra dimensione...
e dunque tutta la politica (M5S included) vi rappresenta alla perfezione...
Risultato? = Buona prosecuzione di Declino Strutturale ed Irreversibile a tutti!
ISTAT AMMETTE : PIL 2015 A +0,6% E NON +0,8% (Mercato Libero)
Da "Il Fatto Quotidiano"
Dopo quattro giorni di polemiche via Twitter con alcuni economisti “gufi”,
l’Istat ammette: nel 2015 il pil corretto per gli effetti di calendario,
cioè tenendo conto che i giorni lavorativi sono stati tre in più rispetto al 2014, è aumentato dello 0,6%. ..........................................
.
Il dato destagionalizzato, peraltro identico a quello preliminare diffuso il 12 febbraio, è nero su bianco nel comunicato sui conti economici trimestrali diffuso venerdì, che conferma il “progressivo indebolimento” della crescita congiunturale: nel primo trimestre dello scorso anno il prodotto è cresciuto dello 0,4%, nel secondo dello 0,3%, nel terzo dello 0,2%, nel quarto solo dello 0,1%.
Lo 0,8% comunicato martedì,
che è il numero rivendicato fin dallo scorso dicembre dal premier Matteo Renzi (il governo nell’aggiornamento del Def aveva invece previsto un +0,9%),
è invece un dato grezzo, non depurato per i giorni lavorati.
House of Three Cards, edizione grezza“Per arrivare a quel +0,8%”, “è stato fatto un gioco delle tre carte, facendo leva sul fatto che lo scorso anno ha avuto tre giornate lavorative in più rispetto al 2014.....
....Ma come, è il piùzerovirgolaotto con cui Renzi aveva tentato di matare i gufi e le chiacchiere che stanno a zero?
Quella era la variazione annuale grezza, che serve ai nostri eroi quando è a loro favore, ça va sans dire. §
Per gli amanti del “non impicchiamoci agli zerovirgola”, è utile sapere che il dato grezzo per il 2015 era stato di +0,76%, arrotondato quindi allo 0,8%, mentre quello corretto per i giorni lavorati è stato di 0,64%, arrotondato a 0,6%.
Che sfiga, signora mia, se solo il terzo decimale ci avesse aiutato di più!.....
...Ma, a parte gli zero virgola, quel che davvero conta è la composizione del nostro prodotto,
“Per lo 0,5% si tratta di un aumento delle scorte.
Ed è verosimile che sia legato soprattutto alla ripresa delle attività di Fiat in Italia.
Ci sono analisti che stimano che la sola casa automobilistica abbia generato fino allo 0,3% della crescita.
Ora però c’è un evidente rallentamento dell’economia globale, che si tradurrà in un calo dell’export.
Con inevitabili conseguenze sulla Penisola”.
Dove nel frattempo “gli investimenti restano stagnanti”.
D’accordo l’economista Francesco Daveri, che fa notare:
“Via Twitter mi hanno bacchettato, ma i numeri erano strani e andavano spiegati.
Ora leggiamo che il risultato è quello che continuavo a ottenere io analizzando le cifre trimestrali diffuse dalla stessa Istat: +0,6%.
Comunque il vero dato è che la crescita si sta fermando: vendite e produzione industriale ristagnano.
I consumi non ripartono perché le tasse sono scese troppo poco e le famiglie non percepiscono un aumento consistente del reddito disponibile.
In questo quadro, raggiungere nel 2016 il +1,6% previsto dall’esecutivo mi sembra davvero difficile. Il governo dovrà adeguare le sue previsioni sulle entrate fiscali al nuovo scenario o fare qualcosa in più per rilanciare la crescita. Servono investimenti veri, non incrementi delle scorte”. .....
Possiamo dunque aggiornare la classifica
dove già con lo 0,8% eravamo quintultimi...
e con lo 0,6% siamo terzultimi a pari merito con la Danimarca...
La media del Pil dei Paesi UE nel 2015 è del 1,5%
e quindi l'Italia è sotto questa media.
- Irlanda: 7%;
- Lussemburgo: 5,4%;
- Malta: 5,4%;
- Svezia: 4,5%;
- Slovacchia: 4,2%;
- Repubblica Ceca: 3,9%;
- Romania: 3,7%;
- Polonia: 3,9%
- Spagna: 3,5;
- Slovenia: 3,3%;
- Ungheria: 3,2%;
- Bulgaria: 3,1%;
- Cipro:2,7%;
- Lettonia: 2,7%;
- Germania: 2,1%;
- Croazia: 1,9%;
- Lituania: 1,9%;
- U.K.: 1,9%
- Olanda: 1,6;
- Belgio 1,4%
- Francia:1,4%;
- Portogallo: 1,3%;
- Austria: 1,1%;
- Estonia: 0,7%;
- Danimarca: 0,6%;
- Italia: 0,6%;
- Finlandia: 0,1%;
- Grecia: -0,7%;
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