Secondo l’articolo le misure sono state prese per superare un’empasse temporanea, congiunturale, dovuta all’aumento dei costi e ai mancati incentivi. Responsabile, secondo Christian Vagni della Fim Cisl, ancora una volta, il decreto governativo che ha affossato gli incentivi per poi ripristinarli con benefici più bassi.
Crisi dovuta anche alla fluttuazione dei prezzi delle materie prime che influisce sul ciclo di lavorazione e che per un’azienda come MX Group, esposta in prima persona con importanti anticipi di cassa, è un grosso problema. Dall’azienda fanno sapere che si tratta solo di problemi contingenti e che la produzione sarà sospesa per un periodo limitato. Il ritardo nel varo del IV conto energia ha fatto calare le richieste con il risultato che ora bisogna smaltire le scorte di magazzino.
L’azienda fondata da Carmelito e Massimo Denaro, fin dall’ampliamento della propria attività nel 2009, è stata una delle creature del “boom fotovoltaico”: da una piccola sede, sempre in Brianza e un’attività di ECP contractor per grandi impianti, è passata a 20.000 mq tra uffici e stabilimento a Villasanta, in provincia di Monza. Tra gli obiettivi ambiziosi dell’azienda, quello di diventare un punto di riferimento strategico per tutta la filiera italiana del fotovoltaico, con anche la produzione di inverter.
E’ di luglio poi la notizia dell’acquisizione delle quote di Solarday, altro produttore italiano sempre della famiglia Denaro che produce moduli fotovoltaici, oggi detenuta al 90% da MX Group. Solarday, 140 persone e una produzione di 60MW ha il proprio stabilimento a Mezzago, in provincia di Monza.