Anche i piloti di F1 allo Young Test Driver

Per trovare con urgenza una soluzione al problema dei pneumatici riscontrato nell'ultimo Gran Premio di Gran Bretagna, la FIA ha deciso di dare l'opportunità di partecipare allo Young Test Driver ai piloti ufficiali delle scuderie di Formula 1. Il test, programmato per i giorni 17, 18 e 19 luglio, potrebbe essere prolungato per un'altra giornata nel caso in cui la Pirelli non dovesse trovare una modifica convincente per evitare il ripetersi dell'esplosione del pneumatico posteriore sinistro che ha condizionato la gara di Silverstone.
In un comunicato rilasciato ieri sera il presidente della FIA Jean Todt ha spiegato: "La nostra priorità è quella di garantire la sicurezza di tutti coloro che partecipano al Mondiale di Formula 1 e crediamo che gli incidenti di Silverstone rappresentano una seria minaccia per la salute dei piloti. Abbiamo quindi preso la decisione di modificare l'organizzazione dello Young Test Driver, permettendo ai team di utilizzare i piloti che ritengono idonei a svolgere il lavoro di sviluppo delle gomme, nel tentativo di risolvere i problemi visti nell'ultimo Gran Premio di Gran Bretagna. Credo che sia stata una decisione opportuna quella di continuare questo tipo di lavoro sul tracciato in cui si sono manifestati tutti questi problemi."
La FIA ha chiesto inoltre al Consiglio Mondiale di approvare delle modifiche all'articolo 12.6.3 del Regolamento Tecnico della Formula 1 per dare alla Pirelli l'opportunità di aggiornare i suoi pneumatici senza l'autorizzazione unanime di tutte le scuderie, tegola che finora non ha permesso alla casa italiana di attuare quelle modifiche che avevano cercato di apportare a partire dal GP del Canada, cambiando la struttura della gomma inserendo una cintura in Kevlar, ritenuta più sicura di quella attualmente utilizzata.
Nell'interesse dello sport la FIA ha deciso comunque di non dare alla Mercedes la possibilità di scendere in pista durante lo Young Test Driver, rispettando il verdetto del Tribunale Internazionale per la vicenda 'Testgate'.