L’infrastruttura, pronta ormai già da tempo, era rimasta inutilizzata fino a oggi proprio per motivi burocratici.
“È arrivato il momento nel nostro Paese – prosegue Giordano – di uscire dalla logica della ricarica sperimentale e dotare il Paese di una vera rete di ricarica veloce che abbatta il timore di scarsa autonomia di percorrenza, equiparando i diritti degli automobilisti di veicoli elettrici a tutti gli altri”.
In questo senso, Adiconsum ha individuato quattro punti essenziali per la promozione della mobilità elettrica in Italia:
– posizionare le piazzole di ricarica veloce nelle stazioni di servizio presenti sulla rete stradale e autostradale;
– far diventare operativo, con l’approvazione del Governo, l’aggiornamento del Piano Nazionale delle ricariche elettriche (PNIRE);
– promuovere l’installazione di punti di ricarica “veloce” nelle stazioni di rifornimento dei carburanti tradizionali;
– prevedere la presenza dei consumatori negli organismi istituzionali preposti all’e-mobility.