13 novembre 2011, piazza di convocati, lacchè e giovani destroidi che scrivono cartelli con i caratteri tipici delle organizzazioni di destra estrema, reclutati in tutta fretta dai notabili romani di Berlusconi.
Anche un cieco si accorgerebbe della spontaneità della piazza nel giorno delle dimissioni dell'amico di Putin, Gheddafi, Mubarak, Ben Ali e Lukashenko, non un simbolo di partito, trenini, rabbia per quello che si il Paese ha subito per anni.Schierati, con simboli di partito, con striscioni scritti nei caratteri tipici usati nelle curve da stadio fasciste, in mezzo facce note di politici locali, questa è invece la piazza dei 500 (alcuni la Biancofiore se li è portati fin da Bolzano, poveretti!) quasi tutti convocati soprattutto dalle sezioni romane, questa è la democrazia come la intende il berlusconismo.Fanno schifo fine alla fine e mentre lo sport nazionale è dire quanto è cattivo Monti, questi si stanno già riorganizzando: non crediate che il berlusconismo sia morto, e ricordatevi che riuscisse mai a risorgere la prossima volta non farà prigionieri, vi sia ben chiaro.