E non ho difficoltà nel credere alle parole di Mazza quando racconta degli atteggiamenti dell’Assessore e della Giunta, atteggiamenti che anche Città Vecchia ha subito agli inizi. L’assessore Venanzi, in un’occasione in cui era insieme all’ex assessore Lucentini, disse in presenza di persone a me vicine che non avrebbe mai partecipato ad un incontro con Città Vecchia. Perché? Evidentemente perché non graditi. Poi ad un incontro ha partecipato, per l’esattezza ad una passeggiata, ma i risultati sono stati i medesimi che se non fosse venuto.
Quello che, però, fa tristezza è come Montegranaro si affossi sempre più. Una città che, per motivi politici, per tornaconti elettorali e di partito, non fa lavorare la ProLoco e la costringe allo smantellamento ha qualcosa che non va. Ora il copione prevedrebbe chissà quando, visti i tempi biblici dell’Amministrazione Comunale, l’elezione di un nuovo Direttivo e un nuovo Presidente, probabilmente su indicazione di chi può dare indicazioni e magari con una misera rappresentanza di chi, invece, indicazioni non ne può dare. Si chiama lottizzazione, il motivo per cui l’Italia è lo sfacelo che è, il motivo – uno dei motivi – per cui Montegranaro non cresce ma declina inesorabilmente verso la morte celebrale, senza cinema, senza palazzetto dello sport, senza ospedale, senza servizi e ora anche senza ProLoco.
(Nella foto la lettera di dimissioni del Presidente e del Direttivo della ProLoco)
Luca Craia