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Anche Marilyn e altri nomi illustri (anche deceduti) vittima di Vendola e del complotto comunista

Creato il 11 marzo 2011 da Persogiadisuo
Stasera esce nelle sale italiane uno dei film più attesi della stagione, candidato a 4 Premi Oscar, tra cui quello per miglior film dell’anno.
Sto parlando di I ragazzi stanno bene, film che parla di amore e di famiglia, ma che in Italia, già alla sua presentazione al Festival di Roma, fece infuriare qualche giornalista...
Anche Marilyn e altri nomi illustri (anche deceduti) vittima di Vendola e del complotto comunistaIo non so perché in Italia esistano alcune testate e soprattutto alcuni giornalisti che mi fanno arrestare il cervello per qualche secondo per chiedermi in quale epoca e quale nazione mi trovi. Lo straniamento è seguito sempre dalla stessa risposta: Italia d’oggi. Eppure razionalmente è impossibile capirlo, perché tutti gli indizi ci fanno pensare a un’epoca remota e lontana, in cui vivono re, principessi, orchi e folletti. Sicuramente appartiene a questo razionalissimo mondo dove i draghi sputano fuoco e le streghe fanno magie il signore Camillo Langone di cui mi sento obbligato a fare il nome.
Dalle pagine di Libero, questo aspirante stregone (nel senso che dice formule incomprensibili) invita i lettori a disertare le sale in cui verrà proiettato I ragazzi stanno bene.
E perbacco! Un boicottaggio! Caspita! Deve essere proprio nobile la causa!
"Mentre voi credete di assistere a un innocuo spettacolo vi verranno somministrate forti dosi di propaganda; innanzitutto propaganda omosessualista, di quell'ideologia seconda la quale omosessuale è meglio”.
e ancora:
E dai e dai, grazie a film del genere, Nichi Vendola è diventato la speranza della sinistra. Si sbaglia chi pensa che il catto-abortista pugliese sia stato lanciato da Cossutta e Bertinotti: sono stati Pedro Almodovar e Ferzan Ozpetek. Sappiatelo: se vi siete messi in fila per Tutto Su Mia Madre o per Le Fate Ignoranti, indipendentemente dal vostro voto avete contribuito alla causa vendoliana”.
Che Vendola abbia così tanti sostenitori nascosti? Passi per Ozpetek che ha girato Mine vaganti nella vendoliana Puglia, ma Almodovar?
Ma allora hanno contribuito alla causa vendoliana anche Pasolini e Visconti?
Beh però se Langone cita Almodovar, allora bisogna tirare in causa altri registi gay friendly: Fassbinder e perfino Cukor e che dire dei due travestiti di A Qualcuno piace caldo? Caspita, anche la povera Marilyn fu soggiogata dal perfido orco Vendola!
L’ho sempre sospettato che quei registi di Hollywood degli anni ’40 e ’50 in realtà non pensassero altro che a Vendola e che molta cinematografia considerata “alta” (Visconti e Pasolini) in realtà avesse l’unico scopo di dimostrare che gli omosessuali sono essere superiori che vogliono conquistare il genere umano e spazzare via ogni presunta tendenza eterossessuale!
Ma allora vuol dire che quando i rivoluzionari francesi hanno bocciato le brioches gentilmente proposte da Maria Antonietta hanno contribuito alla causa dei McDonald’s? Quando Nabokov scrisse quel famoso libro in realtà contribuì alla causa delle escort minorenni del President Palace? Quando Baudelaire pubblicò I fiori del male provocò un odio tale nei confronti di ogni essere vegetale da portare alla deforestazione del nostro mondo? Posso continuare?
Il giornalista, sempre molto professionale, rincara la dose scagliandosi contro una delle interpreti, Julianne Moore, che presentò il film a Roma lo stesso giorno in cui il nostro Presidente pronunciò l’oramai celebre statement “è meglio andare con le belle ragazze che essere gay”. Quando venne chiesto all’attrice cosa pensasse di questa dichiarazione, ella rispose: “Arcaic and idiot”.
Profondamente offeso, il nostro giornalista dunque dice nella sua recensione:
Di sicuro, non accetto lezioni di vita da un'attrice, la Moore, che ha avuto non so più quanti mariti: avessi il suo curriculum, più da mantide che da donna, eviterei di presentarmi al mondo con il ditino alzato”.
Gli rispondo io: l’attrice è al terzo matrimonio, ha dunque alle spalle due matrimoni, proprio come l’idolo-padrone del giornalista. Ma anche se ne avesse avuti 380, avrebbe comunque avuto il diritto di esprimere un'idea, che francamente, corrisponde al pensiero di qualsiasi persona sana di mente.

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