In occasione del XXXIII anniversario della strage di Ustica la città ricorda oggi le vittime marsalesi del disastro aereo che costò la vita a 81 persone.
Fra passeggeri e membri dell'equipaggio, presenti sul volo di linea Douglas DC9, della compagnia aerea italiana Itavia, c'erano tre marsalesi: Vito Fontana, Carlo e Francesca Parrinello.
Oggi, in occasione della ricorrenza, sarà celebrata, alle 19, una Messa ai Salesiani, per ricordare i tre sfortunati passeggeri. E' prevista la presenza del presidio «Vito Pipitone» di Libera. A seguire il corteo commemorativo si sposterà a Capo Boeo, in zona due rocche, dove verranno deposti dei fiori in mare.
Il 27 giugno del 1980 un aereo partito dall'aeroporto di Bologna e diretto a Palermo si squarciò all'improvviso in volo e scomparve in mare, tra l'isola di Ustica e quella di Ponza. Nell'incidente morirono tutti gli 81 gli occupanti e a distanza di 33 anni molti aspetti di questo disastro, a partire dalle cause stesse, non sono ancora stati chiariti. Diverse negli anni le ipotesi sulla strage: si è parlato di un coinvolgimento internazionale (in particolare francese, libico e statunitense), di un cedimento strutturale o di un attentato terroristico (un ordigno esplosivo nella toilette del velivolo) supponendo l'esistenza di un collegamento con la strage di Bologna, avvenuta soltanto 35 giorni dopo e dal cui aeroporto era decollato l'aereo dell'Itavia.
Nel 2007 l'ex-presidente della Repubblica Cossiga, all'epoca della strage presidente del Consiglio, ha attribuito la responsabilità del disastro a un missile francese «a risonanza e non a impatto» destinato ad abbattere l'aereo su cui si sarebbe trovato il dittatore libico Gheddafi. Tesi analoga è alla base della conferma, da parte della Corte di Cassazione, della condanna inflitta ai Ministeri dei Trasporti e della Difesa a Palermo. Anche a Palazzo dei Normanni, a Palermo, il 13 giugno scorso, alla presenza del presindente della Camera Laura Boldrini i rappresentanti dell'Ars hanno ricordato la strage e le vittime del disastro aereo.
Tra gli 81 passeggeri di quel maledetto volo 5 erano castelvetranesi: Giovanna e Francesca Lupo, sorelle di 31 e 17 anni e i bambini della prima, Enzo, Antonella e Giuseppe Diodato, di 9 e 7 anni e 9 mesi. Anche i loro familiari, come quelli delle altre vittime non hanno mai smesso di cercare la verità su quanto è accaduto quella sera nei cieli italiani.