Anche oggi a prevalere sono state le vendite
Crolla Cisco dopo la trimestrale, prese di profitto per Nike ed Home Depot. Sul Nasdaq vola Mylan mentre scende Facebook.
Anche oggi il rimbalzo si è dimostrato effimero. Riassunto delle puntate precedenti: per alcuni giorni gli indici americani partivano con un deciso ribasso, poi recuperavano tutto o quasi; da qualche seduta, partono sempre con un deciso ribasso, segue ancora una fase di recupero, ma poi tornano a scendere. Sembra proprio sia cambiato il vento.
Nella settimana che si è conclusa oggi il DJ e lo S&P500 hanno perso all’incirca il 3,7% peggio ha fatto il Nasdaq (-4,3%). Per lo S&P500 si è trattato del settimo ribasso nelle ultime otto sedute, se deve essere inteso come un segnale pare proprio preoccupante.
Ed il nuovo calo del prezzo del petrolio è l’indizio più evidente che la macchina si è imballata, soltanto pochi giorni fa si cantava vittoria per un greggio tornato sui 48 dollari ed oggi ci ritroviamo sotto i 41 dollari sui minimi dallo scorso agosto, che poi sono gli stessi minimi toccati dopo lo scoppio della crisi.
In pochissimi giorni siamo passati da indici di Borsa che salivano indipendentemente dal tenore delle notizie economiche a indici che scendono … indipendentemente dal tenore delle notizie economiche.
E tutto questo, ripetiamo, non è influenzato dal tenore dei dati macro che continuano ad essere contrastanti, oggi infatti se da un lato abbiamo visto calare i prezzi alla produzione e salire solo di uno striminzito +0,1% le vendite al dettaglio, dall’altro abbiamo anche visto salire l’indice Michigan, ossia quello che monitora la fiducia dei consumatori, a 93,1 punti in virtù di un miglioramento sia delle aspettative che delle condizioni economiche attuali.
Ma, ribadiamo, il mercato non ha guardato ai dati macro con interesse, ha invece ceduto nettamente alle prese di profitto ed il calo di Nike e Home Depot lo stanno a dimostrare. Ed il cambio di “umore” si è evidenziato maggiormente con la trimestrale di Cisco Systems che ha battuto nettamente il consenso degli analisti, ma, complice anche un outlook prudente per l’ultimo trimestre dell’anno, il titolo è comunque crollato oggi in Borsa.
L’unico aspetto “positivo” della settimana è un cross Eur/Usd che, nonostante il calo odierno, chiude l’ottava con un saldo attivo, forse è poco, ma qualcuno potrebbe ritenerlo un indizio che la fase correttiva sia di breve entità e durata.
Personalmente rimarrei comunque prudente.
Dow Jones (-1,16%) usuale aumento per Du Pont (+1,42%), ma in controtendenza è risultata anche Caterpillar (+1,41%), più modesto, anche se estremamente significativo il guadagno di General Electric (+0,40%)
Crolla Cisco Systems (-5,82%) in chiara difficoltà già da inizio mese, prese di profitto per Nike (-3,27%) ed Home Depot (-3,08%).
S&P500 (-1,12%) rimbalza Anadarko Petroleum (+2,65%), tornano immediatamente a salire Dow Chemical (+1,41%) e Monsanto (+0,97%)
Ancora un ribasso per Target Corp. (-4,06%) che ritocca il minimo dell’anno, prese di beneficio per Facebook (-3,77%) e forte ribasso anche per Lowe’s Co. (-3,60%).
Nasdaq (-1,54%) vola Mylan (+12,92%) dopo aver ritirato l’offerta per Perrigo, a seguire altri due titoli del comparto: Illumina (+6,60%) e Vertex Pharma (+4,90%)
Pesantissimi i ribassi di JD.com (+7,05%), Ross Stores (-6,86%) e Dollar Tree (-6,55%).
Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro